martedì, agosto 22, 2006

siamo tornati alla realtà

Siamo tornati alla triste realtà. Le nostre vacanze sono miseramente finite. Scomparse. Abbiamo polverizzato 15 giorni di mare, di campeggio. Sono volati. Sembra che non siano nemmeno esistiti. Ed invece sono là. Fra un pò di tempo li rivedremo tutti insieme e scopriremo che in realtà quei 15 giorni sono stati intensissimi e fantastici.
Non è andata come volevo o speravo sotto certi punti di vista, ma sotto la maggioranza di essi posso solo inchinarmi e sperare in un replay di tutto ciò che abbiamo fatto.
Ora siamo tutti al lavoro, chi con gioia, chi con tristezza, chi con rimpianti e chi con la voglia e la consapevolezza che non bisogna pensare che sia finito qualcosa, ma che sia cominciato qualcos'altro. E dunque un eterno 4 agosto, un'eterna partenza con le macchine cariche e la voglia di partire. Che sia di giorno o che sia di notte, che ci si mettano 3 o 15 ore poco conta. L'importante è la voglia che ci si mette, l'intensità con cui si vuole vivere questa vita. Come quando arrivi in un posto nuovo, magari fantastico, come quello in cui abbiamo alloggiato quest'anno, e ti perdi, nei meandri del verde a constatare che posti come questo da noi non li troveresti mai. E dunque capisci che il tempo di fermarsi è finito: ora è cominciato il tempo di scoprire.
Troppo tardi? Non è mai troppo tardi quando si scoprono certe cose. 22, 20 o 25 anni non è MAI troppo tardi. Si va e si viaggia, perchè le possibilità ci sono e si passa un anno ad aspettare il momento in cui potersene andare. Un anno sofferto che ti fa capire che quei 15 giorni all'anno li devi sfruttare appieno.
Appieno come abbiamo sfruttato le nostre bottiglie, utilizzate e riutilizzate per contenere quel vino che ci ha fatto compagnia per tutte le vacanze. Il prosecco, frizzante accompagnatore italiano, di cui abbiamo sprecato già troppi bicchieri per una causa veneto-friulana finita in malo modo non sicuramente per colpe nostre. Il malvasia, dolce ospitante croato, servizievole compagno di spaghettate col pesce. La grappa, ufficiale o ufficiosa, alla pesca o al malvasia, durate il tempo di un amore estivo...
Ah...i ricordi molte volte fanno male, ma aiutano a vivere meglio.....dicono.....
A me fanno solo pensare che di strada c'è n'è ancora tanta da percorrere e le direzioni sono molte, che vanno dalla spiaggia fino alla cima della montagna, magari passando per la città.....la tanto odiata città che ci accoglie a braccia aperte ogni volta che torniamo dalle coste...così odiata e così amata....ma di città ne parleremo un altro giorno....

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