martedì, maggio 26, 2009

Avviso ai naviganti

Ho cambiato location

Mi sa che da oggi in poi mi troverete sempre qui: http://bateo.wordpress.com

Il carrello è pieno

...e ora bisogna cominciare a riporre un pò di roba sugli scaffali...

giovedì, maggio 21, 2009

Magdalene sisters? Peggio

Non ci si finisce mai di stupire di fronte alle evidenze che vengono regolarmente scritturate sugli abusi che la Chiesa Cattolica, attraverso i propri rappresentanti, ha operato nei confronti dei più piccoli.
Oggi in Irlanca un rapporto illustra tutte le torture che i bambini hanno dovuto subire dai preti e dalle suore che li ospitavano nei loro conventi. Roba da rabbrividire, roba da incazzarsi parecchio.
E sembra siano immuni, sti bastardi.

mercoledì, maggio 20, 2009

Gente che spera

Quando Vedi Che Sei Solo A Sto Munn',
Quando Il Mondo Sta Attorno Va N'bunn
Quando Cadi E Ti Rialzi Com'è?
Quando Piangi E Ti Domandi Il Perché,
Quando Crollano I Tuoi Sogni Campione,
Vai Cercando Un Pò Di Forza Nel Cuore,
Quando Il Mondo Che Volevi Migliore,
Ti Sorrise Col Suo Ghigno Peggiore
Noi, Gente Che Spera Cercando Qualcosa Di Più In Fondo Alla Sera
Noi, Gente Che Passa E Che Va, Cercando La Felicità Sopra Sta Terra
Torto: L'intera Umanità Che Si Chiede Il Perché Di Una Rincorsa Senza Fine
Verso Ciò Che Non C'è
Tu Mi Chiedi: "Che C'è?", Io Ti Dico Che È Troppa La Sofferenza Che La Gente, Come Me,
Sente Sulla Sua Pelle
Tirano Colpi Dopo Di Che Danno
La Colpa A Te
Se Il Mondo Cade In Brace E Non Fuma Pace Con Il Calumet
E Colpa Di Noi Selvaggi
Coi Tatuaggi
Sarà Che Ci Facciamo Viaggi
Ma È Sognare Che Ci Rende Saggi

È Uno Tra I Vantaggi
Di Una Vita Imprecisa
Ma Che Rifiuta Decisa L'ingiustizia Come La Divisa
Ragazzi Della Crisi Dei Valori Riempiamo Diari Con Pensieri Migliori
Non Vogliamo Vinti O Vincitori Ma Tempi Migliori
Per Chiunque Ha Sofferto
E Siamo Uguali Da Milano A Bari Nonostante Umberto
C'è Chi Studia Per L'esame All'università Chi Si Sposerà
Chi Ha Il Cuore Spaccato A Metà
Chi Della Terra È Stufo E In Cielo Cerca Gli Ufo
Chi Al Giorno C'ha Il Rifiuto E Vive Orari Da Gufo E Non Vogliamo Più Eroi
Nessuna Bandiera
Qui Sono Tutti Cowboy
Ma Indovina Chi Vuole La Pace Stasera
Noi, Gente Che Spera Cercando Qualcosa Di Più In Fondo Alla Sera
Noi Gente Che Passa E Che Va, Cercando La Felicità Su Questa Terra
Quando Ti Accorgi Di Essere Solo Al Mondo,
Quando Il Mondo Intorno A E Cola A Picco,
Quando Il Mondo Che Volevi Migliore Ti Sorrise Col Suo Ghigno Peggiore
Quando Vedo
Crollare Quello In Cui Credo
Poi Mi Sollevo Riparto Da Zero
E So Che Ogni Cosa La Devo
Alle Palle Quadre Di Mio Padre
Al Suo Sudore
Al Sorriso Di Mia Madre Al Viso Di Ogni Nonno Che Proietta Amore
A Mio Fratello Piccolo Ora Più Alto Di Me
E Nonna Mi Protegge Sulla Stella Più Bella Che C'è
Eee… Ai Miei Amici Esauriti
Alle Notti Felici Di Vizi Proibiti Realizzi Che Lo Stile È Quando Siamo Uniti
Solo Quando Stiamo Assieme
La Storia È Vivibile
Passa Parola A Ogni Persona Visibile
Tutto Possibile
Per Chi Non Si Arrende E Difende Il Sogno Che Ha
Mentre Il Sole Che Scende Saluterà
Noi Gente Che Spera, Cercando Qualcosa Di Più In Fondo Alla Sera Noi,
Gente Che Passa E Che Va, Cercando La Felicità Su Questa Terra

È L'intera Umanità Che Si Chiede Il Perché Di Una Rincorsa Senza
Fine Verso Ciò Ce Non C'è
Tu Domandi: "Chi?", Io (Rispondo) Sono Il Torto,
Sto Cercando Pace Tra La Guerra Che C'è
L'intera Umanità Che Si Chiede Il Perché Di Una Rincorsa
Senza Fine Verso Ciò Che Non C'è
Tu Mi Chiedi: "Che C'è?", Io Ti Dico Che È Troppa La Sofferenza Che La Gente, Come Me,
Sente Sulla Sua Pelle
Noi, Gente Che Spera, Cercando Qualcosa Di Più In Fondo Alla Sera Noi, Gente Che Passa E Che Va, Cercando La Felicità Su Questa Terra

martedì, maggio 19, 2009

Anche questa è andata

E anche questa è andata. Benone direi. In attesa di testimonianze, scritte o audio/visive dirette e più approfondite delle giornate, direi che è il tempo di dare un primo assaggio dal punto di vista personale di quello che è stato il clima della festa.
I numeri sono stati molto buoni, si è chiuso in attivo il bilancio e le offerte sono state veramente molte. Gli ospiti sono stati illustri, come la rinuncia di Bersani che però, ahilui, si è giocato la sua credibilità nel nostro territorio.
Abbiamo scoperto intrallazzi politici da paura, accordi fatti e non rispettati, candidati delusi e amareggiati, assistenti esterefatti.
Si è fatto gruppo e si è stati assieme per un bel pò a parlare tra di noi a cimentare quelle esperienze che dovranno essere la base per il futuro politico di questa zona. I giovani si trovano sempre in queste occasioni e noi abbiamo fatto clan e ci siamo divertiti un sacco.
Io sono potuto stare solo la domenica e per veramente poco, ma devo assolutamente dire che mi è piaciuto molto, al punto che la prossima volta mi sono già ripromesso che il mio impegno sarà maggiore sia in fase pre che durante.
Ho sentito Debora Serracchiani parlare e confermo tutta la stima che avevo in lei. E' proprio vero che il suo più grande merito, oltre che parlare direttamente al cuore della gente e dei giovani è quello di aver ridato speranza a chi pian piano stava scemando nei propri interessi. Speranza che significa voglia, voglia che significa futuro, futuro che significa noi.
Anche questa è andata dunque e si sta già pensando alla prossima. Bene, così sia, passando per i nostri piccoli paesi, per le nostre piccole zone, per le nostre piccole realtà.

Mal di pancia?

Si vocifera tanto in questi tempi del mal di pancia di Ibra. Beh, di quello che ho avuto io nessuno se n'è cagato. E giusto per essere chiari, se lui sputa dal culo 1 milione di euro al mese, io per mille volte meno devo sorbirmi i miei mal di pancia, star zitto e sentire anche che li ha lui. Che con un milione di euro al mese chissà quante cure ti puoi fare per rimediare.
Oggi forma sotto i tacchi, svegliato con dolore, mi tocca lavorare, vorrei tuffarmi in piscina, con paninozzo alla mortadella, birrozza fresca e venticello.
Poi vorrei una palma così che se c'è troppo sole mi metto all'ombra e se c'ho ancora troppo caldo un trampolino di 2 metri da potermi tuffare, ma non troppo, per rinfrescarmi e poi uscire.
Poi un pacchetto di patatine, magari di quelle tonde col buco in mezzo, alla pizzaiola. Asia Argento di fianco in toppless............................
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torno a lavorare

lunedì, maggio 18, 2009

mercoledì, maggio 13, 2009

Grande attesa


Grande attesa per il 6 giugno, i Talco gratis al Riviera Folk Festival!!! Non vedo l'ora.

martedì, maggio 12, 2009

E' arrivato il giro


Anche a Bassano. Visto dalla finestra del mio ufficio. Sempre molto affascinante questa massa di gente che pedala. In ricordo di Candido Cannavò.

lunedì, maggio 11, 2009

Profumo di brioches

Questa mattina, nella seppur breve strada dalla macchina all'entrata dell'ufficio un profumo intenso di brioches fresche e appena sfornate. Di solito la mattina non ho molta fame, ma questo giro avrei preso d'assalto il posto da dove arrivava il profumo. Peccato non esser riuscito a rintracciarlo

martedì, maggio 05, 2009

Genova, quella giornata di maggio...


Genova, schiacciata sul mare, sembra cercare respiro al largo verso l'orizzonte, Genova che si perde in centro nei labirintici vecchi carrugi..

siamo stati a Genova nel week end. Mi sono preso il lunedì di ferie e ne abbiamo approfittato per mandare tutto e tutti a fanculo e rilassarci 4 giorni in Liguria.
Andare a Genova era un mio sogno da tempo, non so dire bene perchè, ma so dire con esattezza che uno dei promotori di questa mia "passione" è stato l'ascolto, attento e reiterato, di Fabrizio De Andrè.
Ed è stato proprio Fabrizio De Andrè che ci ha portato, scherzo del destino, nella capitale ligure. A Palazzo Ducale, a pochi passi dalla stazione Brignole, hanno organizzato una mostra sul cantautore genovese, oramai giustamente passato alla storia come uno dei migliori poeti contemporanei.
Per noi che da tempo mangiamo De Andrè questa mostra non ha avuto la forza di spingerci ad osservare delle novità, bensì a farci capire, se ce ne fosse stato bisogno, quanto amato era ed è tuttora il poeta della Citta Vecchia. E' stata una mostra di tipo interattivo, con molti, moltissimi reperti audio-visivi, testimonianze dirette, interviste a De Andrè, dichiarazioni di suoi amici/colleghi/aiutanti/parenti e una lunga coda fuori per entrare....un viaggio in parole e musica nel mondo di chi ha segnato attraverso le stesse parole e la stessa musica un periodo piuttosto lungo della storia culturale italiana.
Ma se De Andrè ci ha portato a Genova grazie ad una mostra, il fatto che lo conoscessimo abbastanza bene e che avessimo già visto gran parte delle testimonianze ci ha permesso di visitare gran parte della città attraversando i vicoli stretti e cupi o come canta Francesco Guccini "i labirintici vecchi carrugi".
E sono questi carrugi che ti catalizzano l'attenzione, più di ogni qualunque altra cosa. Più dei monumenti, più dei musei, più delle chiese. Cammini per Genova e senti odore di Vita. Ti perdi per le sue vie e ti sembra di viverla, quell'atmosfera da pesce fresco e da urla di pescatori. Ti guardi attorno stupito, queste case costruite alte per farne star di più, in questo sventolare di bandiere al balcone, nella giornata del derby della Lanterna, quest'anno quanto mai sentito da entrambe le fazioni di questa città.
De Andrè era genoano e la sua passione per il Genoa era proprio forte. Anche all'interno del negozio di dischi Gianni Tassio, il più famoso d'Italia, c'è una bacheca dedicata al Grifo. E non puoi non accorgerti, mentre cammini per le strade mezze bagnate, di tutti quegli striscioni rosso-blu appesi ai balconi, alle finestre, a marcare un vicolo, una via, un incrocio, stretto, pedonale. Sono lì a ricordare che Zena è viva e quest'anno più di sempre.
E' nei vicoli scuri, bagnati, umidi, quasi paurosi, che si sviluppa Genova. La Genova del cuore, la Zena, il Grifone, la città marinara. Entri ed esci da vicoli dai nomi che non ricorderai mai più e ti ritrovi d'improvviso in quella Via del Campo, con la graziosa e la puttana che ti guardano, o che ti sembra di vederle guardarti. Capisci che in quella moltitudine di etnie, di gente, di vita, De Andrè ha affondato i denti nella sua giovinezza. Capisci come questa mescolanza di culture possa nascere un ribelle anarchico come il Faber.
Così, mentre guardi il cielo e ti accorgi che l'essere una città di porto ti espone anche a rischiosi e repentini cambi di tempo, decidi che è arrivato il tempo di fare i conti con la storia e con l'altro cantautore dei nostri tempi, Francesco Guccini.
Piazza Alimonda ti si presenta davvero come un'auiola triangolare. Davanti a te un albero, l'edicola, il bar dei caffè e dei grappini. La memoria che corre, le immagini viste, riviste, stra-riviste. Carlo Giuliani per terra, la jeep che passa sopra al suo corpo già morto. La Storia passa anche attraverso questi luoghi e abbiamo voluto vederli. Nell'insegna della Piazza una scritta in rosso campeggia "Carlo Vive". E' un'immagine che ho visto tante volte, in televisione, ricercando Piazza Alimonda, Carlo Giuliani o G8 su Google, ma mai mi sarei aspettato di trovarla ancora lì. I compagni di Grosseto devono essere appena stati qui, perchè hanno lasciato il loro saluto. Anche loro sul muro. Flash, veloci, fotogrammi, cerchi di realizzare, dove, come, in che modo. Resta forte il senso di smarrimento quando mi tornano alla mente quelle immagini, quei momenti, quegli attimi. Dovevo esserci anch'io a Genova, quei giorni, volevo esserci anch'io.
Cadono le prime goccie dal cielo e la nostra preoccupazione va alla tenda, agli asciugamani fuori ad asciugare, alla nostra stanchezza, al nostro viaggio che durerà più di un'ora. In treno leggo il giornale, i fatti del giorno mi scombussolano un pò. Il malessere mi accompagna oramai da 10 minuti e decido che è ora di dormire. Abbadono momentaneamente il mondo che mi circonda. Quando mi risveglio apro gli occhi e guardo nel sedile davanti al mio. Il malessere se n'era andato: realizzo che sono davvero felice.

giovedì, aprile 09, 2009

Le osterie di fuori porta

Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta,
ma la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta:
qualcuno è andato per età, qualcuno perchè già dottore
e insegue una maturità, si è sposato, fa carriera ed è una morte un po' peggiore...

Cadon come foglie o gli ubriachi sulle strade che hanno scelto,
delle rabbie antiche non rimane che una frase o qualche gesto,
non so se scusano il passato per giovinezza o per errore,
non so se ancora desto in loro, se m' incontrano per forza, la curiosità o il timore...

Io ora mi alzo tardi tutti i giorni, tiro sempre a far mattino,
le carte poi il caffè della stazione per neutralizzare il vino,
ma non ho scuse da portare, non dico più d'esser poeta,
non ho utopie da realizzare: stare a letto il giorno dopo è forse l'unica mia meta...

Si alza sempre lenta come un tempo l'alba magica in collina,
ma non provo più quando la guardo quello che provavo prima.
Ladri e profeti di futuro mi hanno portato via parecchio,
il giorno è sempre un po' più oscuro, sarà forse perchè è storia, sarà forse perchè invecchio...

Ma le strade sono piene di una rabbia che ogni giorno urla più forte,
son caduti i fiori e hanno lasciato solo simboli di morte.
Dimmi se son da lapidare se mi nascondo sempre più,
ma ognuno ha la sua pietra pronta e la prima, non negare, me la tireresti tu...

Sono più famoso che in quel tempo quando tu mi conoscevi,
non più amici, ho un pubblico che ascolta le canzoni in cui credevi
e forse ridono di me, ma in fondo ho la coscienza pura,
non rider tu se dico questo, ride chi ha nel cuore l'odio e nella mente la paura...

Ma non devi credere che questo abbia cambiato la mia vita,
è una cosa piccola di ieri che domani è già finita.
Son sempre qui a vivermi addosso, ho dai miei giorni quanto basta,
ho dalla gloria quel che posso, cioè qualcosa che andrà presto, quasi come i soldi in tasca...

Non lo crederesti ho quasi chiuso tutti gli usci all'avventura,
non perchè metterò la testa a posto, ma per noia o per paura.
Non passo notti disperate su quel che ho fatto o quel che ho avuto:
le cose andate sono andate ed ho per unico rimorso le occasioni che ho perduto...

Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta,
ma la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta:
qualcuno è andato per formarsi, chi per seguire la ragione,
chi perchè stanco di giocare, bere il vino, sputtanarsi ed è una morte un po' peggiore...

(Le osterie di fuori porta - Francesco Guccini)

venerdì, marzo 13, 2009

mercoledì, marzo 04, 2009

Un blasfemo

Mai più mi chinai e nemmeno su un fiore,
più non arrossii nel rubare l'amore
dal momento che Inverno mi convinse che Dio
non sarebbe arrossito rubandomi il mio.

Mi arrestarono un giorno per le donne ed il vino,
non avevano leggi per punire un blasfemo,
non mi uccise la morte, ma due guardie bigotte,
mi cercarono l'anima a forza di botte.

Perché dissi che Dio imbrogliò il primo uomo,
lo costrinse a viaggiare una vita da scemo,
nel giardino incantato lo costrinse a sognare,
a ignorare che al mondo c'e' il bene e c'è il male.

Quando vide che l'uomo allungava le dita
a rubargli il mistero di una mela proibita
per paura che ormai non avesse padroni
lo fermò con la morte, inventò le stagioni.

... mi cercarono l'anima a forza di botte...

E se furon due guardie a fermarmi la vita,
è proprio qui sulla terra la mela proibita,
e non Dio, ma qualcuno che per noi l'ha inventato,
ci costringe a sognare in un giardino incantato,
ci costringe a sognare in un giardino incantato
ci costringe a sognare in un giardino incantato.

(Un blasfemo - Fabrizio De Andrè)

venerdì, febbraio 27, 2009

giovedì, febbraio 26, 2009

Come potete giudicar

Come potete giudicar come potete condannar
chi vi crediate che noi siam per i capelli che portiam
facciam così perché crediam in ogni cosa che facciam

E se vi fermaste un po' a guardar, con noi parlar
vi accorgereste certo che non abbiamo fatto male mai

Quando per strada noi passiam voi vi voltate per guardar
ci vuole poco a immaginar quello che state per pensar
ridete pure se vi va ma non dovreste giudicar

E se questo modo di pensar a voi non va
cercate solo di capir che non facciamo male mai

Come potete giudicar come potete condannar
chi vi crediate che noi siam per i capelli che portiam
facciam così perché crediam che nessun male si possa fare

E se vi fermaste un po' a guardar, con noi parlar
vi accorgereste certo che non abbiamo fatto male mai
oh mai mai no mai mai.......

(Nomadi - Come Potete Giudicar)

martedì, febbraio 17, 2009

Via della croce

"Poterti smembrare coi denti e le mani,
sapere i tuoi occhi bevuti dai cani,
di morire in croce puoi essere grato
a un brav'uomo di nome Pilato."

Ben più della morte che oggi ti vuole,
t'uccide il veleno di queste parole:
le voci dei padri di quei neonati,
da Erode per te trucidati.

Nel lugubre scherno degli abiti nuovi
misurano a gocce il dolore che provi;
trent'anni hanno atteso col fegato in mano,
i rantoli d'un ciarlatano.

Si muovono curve le vedove in testa,
per loro non è un pomeriggio di festa;
si serran le vesti sugli occhi e sul cuore
ma filtra dai veli il dolore:

fedeli umiliate da un credo inumano
che le volle schiave già prima di Abramo,
con riconoscenza ora soffron la pena
di chi perdonò a Maddalena,

di chi con un gesto soltanto fraterno
una nuova indulgenza insegnò al Padreterno,
e guardano in alto, trafitti dal sole,
gli spasimi d'un redentore.

Confusi alla folla ti seguono muti,
sgomenti al pensiero che tu li saluti:
"A redimere il mondo" gli serve pensare,
il tuo sangue può certo bastare.

La semineranno per mare e per terra
tra boschi e città la tua buona novella,
ma questo domani, con fede migliore,
stasera è più forte il terrore.

Nessuno di loro ti grida un addio
per esser scoperto cugino di Dio:
gli apostoli han chiuso le gole alla voce,
fratello che sanguini in croce.

Han volti distesi, già inclini al perdono,
ormai che han veduto il tuo sangue di uomo
fregiarti le membra di rivoli viola,
incapace di nuocere ancora.

Il potere vestito d'umana sembianza,
ormai ti considera morto abbastanza
e già volge lo sguardo a spiar le intenzioni
degli umili, degli straccioni.

Ma gli occhi dei poveri piangono altrove,
non sono venuti a esibire un dolore
che alla via della croce ha proibito l'ingresso
a chi ti ama come se stesso.

Sono pallidi al volto, scavati al torace,
non hanno la faccia di chi si compiace
dei gesti che ormai ti propone il dolore,
eppure hanno un posto d'onore.

Non hanno negli occhi scintille di pena.
Non sono stupiti a vederti la schiena
piegata dal legno che a stento trascini,
eppure ti stanno vicini.

Perdonali se non ti lasciano solo,
se sanno morir sulla croce anche loro,
a piangerli sotto non han che le madri,
in fondo, son solo due ladri.

(Via della croce - Fabrizio De Andrè)

lunedì, febbraio 16, 2009

domenica, febbraio 15, 2009

Girotondo


Se verrà la guerra, Marcondiro'ndero
se verrà la guerra, Marcondiro'ndà
sul mare e sulla terra, Marcondiro'ndera
sul mare e sulla terra chi ci salverà?

Ci salverà il soldato che non la vorrà
ci salverà il soldato che la guerra rifiuterà.

La guerra è già scoppiata, Marcondiro'ndero
la guerra è già scoppiata, chi ci aiuterà.

Ci aiuterà il buon Dio, Marcondiro'ndera
ci aiuterà il buon Dio, lui ci salverà.

Buon Dio è già scappato, dove non si sa
buon Dio se n'è andato, chissà quando ritornerà.

L'aeroplano vola, Marcondiro'ndera
l'aeroplano vola, Marcondiro'ndà.

Se getterà la bomba, Marcondiro'ndero
se getterà la bomba chi ci salverà?

Ci salva l'aviatore che non lo farà
ci salva l'aviatore che la bomba non getterà.

La bomba è già caduta, Marcondiro'ndero
la bomba è già caduta, chi la prenderà?

La prenderanno tutti, Marcondiro'ndera
siam belli o siam brutti, Marcondiro'ndà

Siam grandi o siam piccini li distruggerà
siam furbi o siam cretini li fulminerà.

Ci sono troppe buche, Marcondiro'ndera
ci sono troppe buche, chi le riempirà?

Non potremo più giocare al Marcondiro'ndera
non potremo più giocare al Marcondiro'ndà.

E voi a divertirvi andate un po' più in là
andate a divertirvi dove la guerra non ci sarà.

La guerra è dappertutto, Marcondiro'ndera
la terra è tutta un lutto, chi la consolerà?

Ci penseranno gli uomini, le bestie i fiori
i boschi e le stagioni con i mille colori.

Di gente, bestie e fiori no, non ce n'è più
viventi siam rimasti noi e nulla più.

La terra è tutta nostra, Marcondiro'ndera
ne faremo una gran giostra, Marcondiro'ndà.

Abbiam tutta la terra Marcondiro'ndera
giocheremo a far la guerra, Marcondiro'ndà...

(Fabrizio De Andrè - Girotondo)

venerdì, febbraio 13, 2009

Per una volta


Ogni giorno cerco di capire perchè le persone odiano
Cerco di farlo attraverso il dialogo
Ma quando la violenza genera violenza
Quando mi scontro faccia a faccia con l'intolleranza
Quando cerco invano una ragione che non c'è
Per una volta vorrei essere diverso da ME!!!!!

PER UNA VOLTA!! PER QUESTA VOLTA!!

Per una volta niente dialogo nè compromesso
come un cieco integralista senza via di mezzo
Come un animale seguirò l'istinto
fiuterò il pericolo un chilometro distante
Per una volta parleranno le mie mani,
NAZI DI MERDA sentirete le ragioni che ho da dire
e non vi farà piacere ascoltare
ciò che non dirò parole!!

Per una volta metterò da parte
tutto quello in cui credo e chi
mi dice che non devo si fotta
ripeto il concetto: questo non è un gioco
ma un eterno conflitto
Per una volta che può essere adesso
seguirò il livello quello più basso
userò le stesse armi di chi mi sta davanti
di chi cerca di fottermi per giorni, mesi, anni

MA OGGI...NO!!!!
OGGI NON AVRO' PIETA'!!!!!!!!
NOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!

(Muppez - Per una volta)

Oplà

Oggi mi sono intrippato col fatto che devo scrivere qualcosa qua. So però che essendo impegnato in milleduecento fronti e non avendo il tempo nemmeno per andare a pisciare, questo sia pressochè impossibile. Ecco quindi che mi sono promesso di aggiornare comunque più spesso, ma non tanto per mettere idee mie, quanto per far conoscere al mondo le emozioni che muovono le mie giornate. Possono essere testi di canzoni, immagini, poesie o chissà che altro. Magari anche sfoghi personali, analisi di situazioni, magari veri e propri deliri mentali, come dovrebbero essere visto il titolo. Ho un pò tradito la "mia gente" non scrivendo più qua.
Cercherò di recuperare, da oggi. Non sarà un aggiornamento costante, questo è pressochè ovvio, però lo vorrei movimentato, se non altro...
Mi sono ripromesso di cercare di curiosare di più all'interno delle possibilità del blog, magari qualche modifica la troverete nella barra laterale, in qualche posto, qualche novità...boh...forse, chissà....