martedì, ottobre 31, 2006

Roma parte seconda

Il Festival del cinema era parecchio distante dal nostro ostello, ma grazie alla metropolitana le distanze siderali si trasformano in rapidissime tratte. 5 film era il nostro obiettivo. D'altronde siamo venuti a Roma per quello. Le ore che ci separavano dalla prima proiezione ci hanno permesso di fare ciò che per noi era un sogno: l'Olimpico. Non distava molto e l'abbiamo raggiunto a piedi. Chi come noi vive di pane e calcio può capire l'emozione di trovarsi di fronte all'Olimpico, uno degli stadi per eccellenza in Italia. Il nostro mausoleo era visitato e il tempo sembrava scorrere troppo velocemente. Ho finalmente fatto la conoscenza di una persona squisita, che ci ha tenuto compagnia discutendo del più e del meno per ore, disquisendo su qualsiasi cosa ci venisse in mente. Ci ha consigliato una strada per il ritorno, poi all'ora della nostra prima proiezione ha ripreso in mano il suo motorino e se ne è andato. Grazie di tutto Lallo! Ti aspettiamo da noi ora!!I film hanno riempito il resto della nostra giornata e ci hanno accompagnato, fra un trancio di pizza e un sacchetto di patatine verso la fine di essa. Abbiamo visto 3 film il sabato, uno differente dall'altro. Uno più bello dell'altro. Avrò modo in futuro di parlare di essi soffermandomi tra l'altro anche sul film di Virzì su Napoleone. Tra un film e l'altro ci sfamavamo e ci "ammazzavamo" di sigarette consci del fatto che poi per 2 ore si era dentro il palatenda e non si poteva approfittarne. Abbiamo visto da vicinissimo l'arrivo all'Auditorium del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del sindaco (mirabile) di Roma, Walter Veltroni. Vicinissimi, ma in mezzo ad una selva di teste affamate di foto che non hanno permesso al sottoscritto di poterne scattare una decente.Abbiamo estratto la nostra cartina e ci siamo diretti al Colosseo. Lallo ci aveva spiegato la strada più bella per arrivarci senza fare troppi giri e noi l'abbiamo seguita passo passo: Via del Babuino, Piazza di Spagna, Fontana di Trevi, Colosseo. Fantastico, immenso. Di notte, illuminato, rende l'idea di un qualcosa di magico, di un qualcosa di storico. Di qualcosa di magnifico. Siamo rimasti senza parole. La notte scendeva su di noi fra i canti di gioia dei romani lungo le strade e le panchine affollate di gente con chitarre e cannoni. Sembrava una situazione irreale, in realtà è solamente una situazione troppo distante e diversa da quella che viviamo giornalmente noi qua su al freddo del Nord. La notte a Roma è bellissima. Le strade sono calme, non c'è tanto traffico e persino gli spazzini hanno quello houmor che ti consente di fermarti a fare quattro chiacchiere, quando ti rendi conto di esserti perso tra le stradine della Capitale. Ti sembra di perderti ogni passo che fai, ma in realtà ogni centimetro che calpesti ti rendi conto che è storia e per di lì c'è passata quella dell'Italia. Abbiamo salutato tutti questi posti a malincuore, ma sapevamo che il nostro soggiorno era quasi finito. La domenica abbiamo visto gli ultimi due film rimasti e ce ne siamo tornati a casa, sapendo che cmq il fine settimana che abbiamo passato è stato uno dei più belli e dei più intensi degli ultimi anni.

Roma parte prima

siamo partiti venerdì 13, alle ore 19.50. Sapevamo cosa ci aspettava, cosa avevamo davanti, di fronte, che ci veniva incontro come un tir a tutta velocità. E l'abbiamo preso in pieno, di petto, come un Materazzi in corsa. Lo volevamo prendere in pieno, era nostra volontà e nostra intenzione fare in modo che finisse così. Perchè a vent'anni se non vivi le cose nella loro totalità non è bello e non ti sembra nemmeno di averla, quell'età. Il treno partiva da Verona, ma portava a Lecce; solo 3 carrozze erano dedicate alla nostra destinazione. Il tempo di capire quali fossero a nostra disposizione ci bastò per renderci conto che se non si faceva in fretta la notte l'avremo passata in piedi, o al meglio, nei seggiolini che fanno compagnia al silenzio del corridoio. Nell'ultimo buco dell'ultima nostra carrozza 3 ragazzi occupavano 6 posti. L'ideale per noi. Abbiamo fatto conoscenza, uno da Napoli, uno da Lecce, uno dalla Calabria, da una località non ben definita, vista la sua non volontà di esporre la propria provenienza. La notte la passammo con loro, tra una chiacchiera e una sigaretta, alternate a ritmo di stazione. Esperienze da ventenni. Erano le 6, era ancora buio, ma salutammo tutti. Abbiamo fatto compagnia alla notte. Roma ci aspettava.Scendemmo a Tiburtina e fumammo tanto per cambiare una sigaretta. Avrò fumato due pacchetti in due giorni, per me un numero esagerato. Ma era il clima, la situazione, le grandi camminate, le attese. Abbiamo comprato una cartina di Roma, santa cartina, nostra salvatrice nella notte. Fatta la colazione a caffè e briosche, siamo partiti alla ricerca del nostro ostello. Ignari di ciò che poteva capitarci, ma allo stesso tempo esaltati per essere nella Capitale. Eravamo vicini al Viminale, una stradina parallela. La casa era un'abitazione di inglesi, studenti, ma anche gente di passaggio, con zaini stracarichi e magliette del mondiale tedesco appena finito. Confermata la prenotazione abbiamo salutato tutti e siamo partiti per andare al festival. L'alba è sempre una cosa avvincente, fantastica. A Roma poi, l'alba è veramente magnifica. In quell'intreccio di sacro e profano, di storia di passato e presente, di storia che sai essere sotto i tuoi piedi, ma anche sopra la tua testa. Di cultura e di vita, di monumenti e di quartieri, di guardie che controllano gli ingressi della politica e macchine che cominciano già a suonare i primi clacson. Il sole comincia a salire e a riflettere la sua luce fra i palazzi che sembrano fare da spettatori a questo spettacolo. Roma la mattina presto, con la calma ancora nell'aria, è uno spettacolo da non perdere.

martedì, ottobre 10, 2006

oggi sto male, ma.....

....ma ieri abbiamo vinto ed è stata una bella rivincita! La partita non si poteva assolutamente perdere, ce lo eravamo promesso tutti quanti. E così andato, vinto 7 a 6 con il gol della vittoria firmato a 40 secondi dalla fine. Emozioni una dietro l'altra. Mi prendo anche la palma di gol più bello della serata. Forse, o quasi sicuramente non abbiamo passato il girone, ma quello che potevamo fare l'abbiamo fatto. Peccato per la partita persa con gli scarsi che ci ha impedito ieri sera di passare il turno direttamente. Ora ci tocca solo sperare, anche se più che una preghiera dovrebbe essere una serie di venerazioni!
Cmq ora sto male, ho mal di pancia e ho sonno perchè stanotte non ho passato una bella notte. Ho i coglioni girati e non riesco a concentrarmi sul lavoro. Porca merda, prima o dopo dovrò riuscirci!

venerdì, ottobre 06, 2006

Oggi sono stanco

E' stata una settimana un pò così...un pò movimentata sotto molti punti di vista. Non vedo l'ora che passino queste 3 ore che mi separano dal week end. Sono stanco, un pò assonnato e un pò giù di corda; ma forse è perchè sono in ufficio che mi demoralizzo e non vedo il tempo che scorre. Alle 6 spero sia tutta un'altra storia, mi torneranno le forze per affrontare questi 2 giorni.
Ho deciso di andare a Roma, al festival del Cinema. L'ho deciso in 2 giorni e ho già quasi tutto pronto. Unico inconveniente i soldi: ce ne vogliono tanti e proprio per questo motivo mi sa che ci andrò da solo. Io ci vado, comunque sia. Che ci sia da spendere 100 o 200 euro non me ne frega più di tanto, credo che valga la pena andarci. Ho bisogno di dormire.
Un messaggio per te: perchè non ti fai più sentire?