giovedì, aprile 26, 2007

Testamento di un buffone....

Col sorriso ripartirò con voi
Avanti avvicinatevi e nel cuore nessuno si vergogni
Guardate guardate su non scappate via
Qui c'è un buffone armato di poesia che danza ancora coi suoi sogni!!

martedì, aprile 24, 2007

Voglio tornare a Berlino!!!!

La tragicità del ritorno è una sindrome che mi affligge ogni qualvota torno da un viaggio. Lungo o breve che esso sia, quando torno alla normalità e alla vita comune mi sento un pò svuotato. In questo caso in realtà sono molto svuotato, perchè non riesco a pensare ad altro. Pensieri che si sovrappongono, immagini che so non andranno più via dalla mia mente.
Ho male alle orecchie ed è un male fastidiosissimo. Stanotte ho dormito pochissimo a causa loro e sono riuscito a farlo solo perchè ad un certo punto sono svenuto nel letto a forza di contorcermi. Ora non ci sento. Sembra ci sia come una patina tra me e il mondo, come un velo che mi separa da questa realtà. E’ il manifestarsi della mia sindrome, so che non ci posso fare niente.
Descrivere quello che c’è stato in questi 3 giorni nella capitale tedesca non è semplice. E’ un insieme di emozioni, un concentrato di vita, uno spaccato di quotidinianità preso e portato dritto dritto nel mio cuore. Non è semplice descrivere quello che è stato perchè in ogni minuto, ad ogni secondo, mi vengono alla mente immagini differenti, scene diverse, facce nuove. La sua invece il suo posto ce l’ha fisso, in qualsiasi immagine, in qualsiasi posto, in qualsiasi situazione. Sono stati 3 giorni vissuti in pieno. Non abbiamo lasciato intentato nulla di quello che potevamo fare. Ce la siamo vissuta, ce la siamo goduta, ce la siamo presa e fatta nostra, solo nostra, questa vacanza.
Siamo stati catapultati nel centro dell’Europa e io, personalmente, mi sono sentito subito un pò sperso. Sarà il non essere abituato a certe situazioni, sarà che la monotonia dei nostri posti in questi anni ha preso il sopravvento sull’avventura, ma mi sentivo molto debole, molto fragile. Ma felice. Il tedesco è una lingua bruttissima e cattivissima. Quando parlano sembra che sputino o ruttino a seconda della lunghezza delle parole, che deve essere più o meno proporzionale alla loro altezza media. Mi sono sentito un puffo, e forse è anche per questo che mi sentivo indifeso.
Questo sentimento però è passato molto, molto presto. Mi ha aiutato lei a sentirmi meno solo all’inizio e in grande compagnia più passavano le ore. Abbiamo vissuto a ore. Quando stai 3 giorni appena in una capitale europea non puoi certo risparmiarti qualche cosa. Ore che sembravano giorni, giorni che sembravano settimane. Puff, ora non ci sono più. Solo ricordi. Bellissimi ricordi.
Abbiamo fatto i turisti di Berlino, visitato la città nei suoi posti più belli, conosciuto persone che ci hanno fatto morire dal ridere. Ci siamo guardati in faccia dicendo che in fondo potevamo considerarla benissimo una pazzia l’essere arrivati a Berlino per finire in un centro sociale. Ma così ci piace, ci è piaciuto e spero ci piacerà.
Abbiamo visto l’Olympiastadiom e le lacrime mi stavano per scendere dagli occhi quando ci sono arrivato davanti. Per chi ha vissuto quel giorno come me sa cosa vuole dire arrivare in questo stadio. Anche solo davanti, anche solo per qualche foto. Siamo finiti in mezzo alla bolgia di tifosi in uscita dal match casalingo dell’Herta. Un casino assurdo, mischiati nell’ammasso di giganti. Due lillipuziani, ecco come ci sentivamo in quella metropolitana intasata di crucchi.
Abbiamo visto la storia, ci siamo passati sopra. Con rispetto, perchè non si cancella mai, ma si rispetta sempre. Con la devozione di chi sa che in quel posto, 18 anni fa, qualcuno ha vissuto una storia molto diversa dalla nostra. Una storia molto più particolare di quella che ci hanno raccontato nei libri o nei giornali. Molto più personale. Pensavo alla gente, col muro di fronte, e vedevo immagini, vedevo murales. Pensavo a dove l’idiozia umana può arrivare. Pensavo a dove l’assurdità di alcune idee può spingere gli uomini.
La Porta di Brandeburgo, la statua di Marx e Engels, Alexander Platz, il museo di Pergamon.....l’Olympiastadiom, lo zoo, Postdamer Platz...il centro sociale Maria, il Kehbab, le sbobbe varie che mangiano in quel Paese. L’Hotel Nova, i letti singoli, i caffè espresso....la Banda Bassotti, i Lag Wagon, i Talco....
Mi sono divertito, tantissimo! Ma soprattutto ora mi manca tutto quanto!

lunedì, aprile 16, 2007

Pensieri astratti

Ci sono giorni in cui quello che senti vuoi esprimerlo a parole, esprimerlo a tutti, esplicarti, urlare, saltare, fatti vedere che sei felice. Ci sono certi giorni invece, in cui i pensieri sono così astratti, ma talmente astratti, che capisci che non può bastare qualche parola per descriverli. Entrambe le situazioni sono, o possono essere, figlie della felicità. Quella felicità che tanto cerchiamo e troppo poco spesso troviamo.
Oggi è uno di quei giorni in cui se anche mi mettessi per otto ore a pensare a come descrivere i miei pensieri non riuscirei a trovare le parole esatte o comunque qualunque descrizione facessi non risulterebbe idonea e/o completa.
Oggi è così, non c’è nulla da fare. Non ci sono parole, non ci sono termini, aggettivi, nomi, perifrasi. In questo periodo c’è solo la felicità. La felicità di stare con una persona che ti fa sentire bene, che ti fa sentire importante, che ti fa sentire vivo. C’è la foga del classico “è solo perchè siamo all’inizio” e le risate nell’altrettanto usuale “eh beh, ma la pasa presto la baea”. C’è la felicità di isolare tutto il mondo al di fuori di noi, di affondare le mani nell’impasto che la vita ha riservato solo a noi due.
Ecco, non c’è altro. O meglio, c’è tantissimo altro, ma quello lo tengo per me. E’ qualcosa troppo importante da poterlo ridurre a delle semplici lettere.
Aspetto......con ansia......Berlino.......

martedì, aprile 10, 2007

Una splendida giornata!

Quando si dice una splendida giornata. Una di quelle giornate che hai sempre desiderato. Una di quelle che da troppo tempo restava chiusa nella tua testa e non riuscivi a vivere. Una di quelle giornate che sai che non potrai scordare.
Basta un sole, un prato, gli amici e soprattutto la persona a cui tieni di più in questo momento e la giornata si trasforma da bella a fantastica. Si trasforma nella tua giornata.
Quando uno capisce di essere felice, di stare bene, di sentirsi importante e capisce di avere attorno persone che lo sono altrettanto per lui penso possa considerarsi il più fortunato al mondo. E io lo sono. Sono in questo momento la persona più fortunata al mondo. Perchè non potrei decisamente chiedere di più alla vita.
Non riesco a trovare le parole per descrivere la giornata di ieri. Restano ricordi, lampi, flash, partite a calcio, baci, birre, sguardi. Resta lo svegliarsi e trovare lei al proprio fianco, resta la felicità di aver fatto una grande giornata assieme e la consapevolezza di poterne fare mille altre ancora. Restano i sogni senza tempo, le impressioni di un momento. E resta la felicità. Che ti stampa in faccia quel sorriso da idiota che tutti ti sgamano dalla mattina quando ti alzi dal letto.
Oggi è il compleanno di una persona per me speciale. Anche se in questo momento non posso esserle vicino i miei auguri glieli ho mandati e glieli mando lo stesso. Auguri piccola!
Con lei partirò Giovedì prossimo alla volta di Berlino. In quella città già “conquistata” dai nostri eroi nazionali il 9 luglio scorso, andremo anche noi a lasciare il segno del nostro passaggio. Indicheremo anche noi la nostra strada, la nostra via. Potrà forse portarci lontano, intanto ci porterà lì, insieme. E non vedo l’ora!

Una splendida giornata
Vasco Rossi

Cosa importa se è finita
che cosa importa se ho la gola bruciata o no?
Ciò che conta è che sia stata
come una splendida giornata!

Una splendida giornata
straviziata, stravissuta, senza tregua
una splendida giornata
sempre con il cuore in gola fino a sera
finché la sera non arriverà!

Ma che importa se è finita
che cosa importa se era la mia vita o no?
Ciò che conta è che sia stata
una fantastica giornata, morbida!!!

Oh splendida giornata
che comincia sempre con un'alba timida
oh splendida giornata
quante sensazioni, con quali emozioni poi...
poi alla fine ti travolgerà!

Ma che importa se è finita
che cosa importa se ho la gola bruciata o no?
Cosa importa s'è durata
quello che conta è che sia stata

una splendida giornata
stravissuta, straviziata, stralunata
una splendida giornata
sempre con il sole in faccia fino a sera
finché la sera di nuovo sarà.

lunedì, aprile 02, 2007

Zzzzzz.....

Sto trovando un mio equilibrio. Un punto di stabilità su cui assestarmi per poter far fronte ai colpi che arriveranno. E sono felice. In realtà lo sono non per merito mio, ma perchè finalmente qualcuno mi sta facendo vivere bene.
Stamattina sembro un pesce lesso. Ho un sonno della madonna e mi sa che comincerà a breve la sagra dei caffè. Ce n’è bisogno per tirarsi su un pò la giornata, altrimenti sarà molto, molto dura fino a sera....
E’ cominciato Aprile e finalmente dalla finestra del nostro ufficio si vede il sole. La temperatura di stamattina mi ha fatto venire in mente che siamo in primavera e finalmente si può cominciare a pensare al caldo, ma soprattutto a buttare via il giubbottone che ormai mi sta tanto sulle palle.
I’m out in this moment, my mind is running near red thin line......the red thin line is the line that separe sleeply status to reality status.
O cazzo, stamattina pure in inglese mi metto a scrivere.....
Sogno, di andare a Berlino. Ma forse, tra poco, non sarà più un sogno. Sogno tre fantastici giorni assieme nella capitale tedesca. Devo organizzare un pò di cose, ma forse, tra poco, non sarà più un sogno.
Ho realizzato il mio primo, importantissimo, passo lavorativo. La conferma mi ha dato carica, entusiasmo e un pizzico di voglia in più che non fa mai male.
Sono uno che chiacchiera tantissimo, col fatto che ho potuto sempre sviluppare solo la parola nella mia giovinezza a discapito del mio fisico sono uno che che quando si trova bene parla tanto. Ma ci sono momenti e momenti per parlare. Ci sono momenti in cui è bellissimo stare in silenzio nella propria pace interiore e nel proprio benessere e ci sono quelle volte in cui non esprimere quello che tu hai dentro ti fa stare male. Credo che non ci sia niente di più bello che guardare il vuoto, abbracciato con chi desideri essere abbracciato in quel momento, senza dire una parola. Il silenzio ci avvolge in una calma quasi divina. Infatti dopo un pò mi metto a parlare o a fare strani gesti, per vedere se almeno ci siamo ancora ehehehHo la testa disconnessa e i pensieri vengono a fiumi, a flotte. Per questo non riesco a metterli in ordine in questo post. E’ il mio stato d’animo, è la mia voglia di sentirmi in un determinato momento. E ora faccio come nelle migliori radio, per enfatizzare questo momento semi-tragico della mattinata una bellissima canzone che vuol rendere l’idea:

Ci vuole un fisico bestiale
Luca Carboni

Ci vuole un fisico speciale
per fare quello che ti pare
perché di solito a nessuno
vai bene così come sei
Tu che cercavi comprensione sai, comprensione sai
Ti trovi lì in competizione sai, competizione sai

Ci vuole un fisico bestiale
per resistere agli urti della vita
a quel che leggi sul giornale
e certe volte anche alla sfiga
Ci vuole un fisico bestiale sai, speciale sai
anche per bere e per fumare sai, fumare sai.

Ci vuole un fisico bestiale
perché siam sempre ad incrocio
a sinistra a destra oppure dritto
il fatto e' che e' sempre un rischio
Ci vuole un attimo di pace sai, di pace sai
di fare quello che ci piace sai, mi piace sai

Come dicono i proverbi
e lo dice anche mio zio
mente sana in corpo sano
e adesso son convinto anch'io.
Ci vuole molto allenamento sai, allenamento sai
per stare dritti contro il vento sai, contro il vento sai

Ci vuole un fisico bestiale
per stare nel mondo dei grandi
e poi trovarsi a certe cene
con tipi furbi ed arroganti
Ci vuole un fisico bestiale sai, speciale sai
anche per bere e per fumare sai, fumare sai

ci vuole un fisico bestiale
o il mondo e' un grande ospedale
e siamo tutti un po' malati
ma siamo anche un po' dottori
e siamo tutti molto ignoranti sai, ignoranti sai
ma siamo anche un po' insegnanti sai, insegnanti sai

Ci vuole un fisico bestiale
perché siam barche in mezzo al mare