martedì, novembre 21, 2006

Liberi pensieri in libera mente












Mi ritrovo sempre in difficoltà. Ho bisogno, un quasi bisogno disperato di trovarmi una ragazza. La vita da single mi ha stancato. Dopo anni e anni di passione, questa lunga degenza in stato solitario mi è servita per fare tutto ciò che prima non avevo fatto. E mi è andata più che bene!
Però in questo periodo sono anche cresciuto e mi sono un po’ più “specializzato”. Ora come ora mi faccio venire il nervoso da solo. Non sopporto più la schiera di ragazze “testa vuota”. Ho passato gli ultimi anni parlando e discutendo del più e del meno con persone che hanno una certa capacità di fare un discorso di senso compiuto. Ora non posso più farne a meno! Necessito di allegria, ma soprattutto di originalità. Mi piacerebbe trovare chi mi sappia incuriosire, più che capire o comprendere. La comprensione non mi interessa, mi interessa la pienezza di una ragazza. Pienezza di vita e di testa. L’avventura trasmessa ogni giorno, come allegria, ma fanculo, anche i momenti tristi sì, però che abbia il tutto un senso di caratteristica propria. La banalità mi da fastidio, la detesto. Non parlo di routine, di gesti ripetuti. Parlo di banalità: quando vedi una ragazza e dici: da questa mi aspetto che dica quelle cose e quelle cose puntualmente vengono dette. Basta, con queste ho chiuso, ho voglia di novità, di emozioni, forti, di vita. E di viaggiare, per conoscere e capire in che Paese, tanto bello dal punto di vista artistico quanto imbecille il popolo che lo compone, siamo disgraziatamente nati.

sabato, novembre 11, 2006

GRANDI BANDA!!!














Che concerto!!! Grandi Bandabardò! Era un bel pezzo che non mi divertivo così!!!!

lunedì, novembre 06, 2006

Farfallina....

Un fiore in bocca può servire...non ci giurerei
ma dove voli farfallina non vedi che son qui
come un fiore come un prato fossi in te mi appoggerei
per raccontarmi per esempio come vivi tu

potresti dirmi sorellina in cosa credi tu
cosa speri cosa sogni da grande che farai
se ti blocchi contro il vento o spingi più che puoi
che paura certe notti ti senti sola mai
Così sola da da non poterne più

Se hai bisogno d'affetto
se ne hai bisogno come me
se hai bisogno d'affetto
e di qualcosa che non c'è ...

per te tra gioia e dolore che differenza c'è
vuoi dei figli sì dei figli o non ci pensi mai
e il sesso è un problema oppure no
sembri libera e felice o a volte piangi un po'

Si dice in giro farfallina che tu l'anima non l'hai
e come fai piccolina a dire si o no
Non pensare che sia pazzo se sto a parlare con te
è che sono solo sorellina così troppo solo che

Ho bisogno d'affetto
per oggi tienimi con te
ho bisogno d'affetto
ho bisogno anche di te

ho bisogno di amore
e di qualcosa che non c'è

Ho bisogno d'affetto...
ho bisogno d'affetto...
ho bisogno d'amore...

venerdì, novembre 03, 2006

Volver


Non c’è regista più afferrato di Pedro Almodovar nel raccontare il mondo delle donne. Incredibilmente a suo agio quando racconta storie di ordinaria gestione quotidiana del gentil sesso riesce sempre a cogliere nel dettaglio l’universo femminile. Dopo la parentesi puramente maschile de “La mala educacion” si dedica ad un film in cui il tema principale è il ritorno. Volver, appunto, tornare. Il suo ritorno al soggetto preferito, le donne; il ritorno di una madre che scompare improvvisamente dalla vita delle proprie figlie; il ritorno alla Mancha, suo luogo di nascita e di formazione. Formazione e crescita che influenzano non poco questo film. Come ci spiega lui in un’intervista “Sono stati i miei ricordi personalissimi ad ispirarmi questo film. I primi otto anni della mia vita che ho vissuto a La Mancha, dove il cortile diventava il mio mondo, tutto al femminile, che mi permetteva di vedere la vita dal vivo”. La vita, la Mancha, la femminilità i tre temi portanti di quest’opera del regista spagnolo. La femminilità sopra a tutto, come dimostra l’utilizzo quasi spietato della macchina da presa in una costante azione adorativa delle forme e della sensualità di un’esaltante Penelope Cruz. Ma anche femminilità intesa come modo di vivere, come presenza nella vita e nello schermo. Gli uomini hanno il destino di essere una parte secondaria, quasi scomoda nei film di Almodovar e in questo ne abbiamo ulteriore conferma. Nessun uomo verrà ricordato dopo i 120 minuti di visione. Resteranno bene impresse invece le 5 attrici, tutte premiate al 59esimo festival di Cannes.La Mancha, con il suo vento che fa diventare pazzi, e i suoi mulini rimembranti ancora di fantastiche azioni eroiche di Don Chisciotte col suo umile scudiero Sancho Panza.La Mancha con la sua strada principale in cui si elabora tutta la storia. Fatta di portoni che si guardano e nascondono vite complesse e misteriose al loro interno. La Mancha fatta dalla sua gente e dalle sue pazzie. E poi c’è la vita. Omaggiata dalla prima all’ultima scena, resta il vero, grande, traino del film. La vita a cui il regista rende omaggio partendo dalla sua antitesi, la morte. La leggerezza con cui le donne del film sanno interpretare la morte non può che ritenersi un inno alla vita, un costante richiamo alla gioia che essa ti concede. Non troveremo all’interno dell’opera un solo lamento rivolto alla morte, anzi, troveremo subito delle donne spolverare le tombe dei loro defunti, lottando contro il solano, il vento prima citato, ma con una serenità e leggerezza che lasciano quasi sconcertati.C’è tutto in questa scena iniziale. Il vento, la vita, la morte e le donne.Donne forti come Raimunda, o più deboli come Augustina, una quasi suora Hippy con la marijuana in giardino, o donne ancora da formare come Paula, la figlia . Sono loro che caratterizzano la storia del grande Pedro. Un film da vivere dall’inizio alla fine, ammirando il magnifico utilizzo dei colori, il tanto attento quanto raffinato utilizzo della macchina da presa e l’omaggio, cercato e voluto, fatto dal regista alle nostre attrici italiane Anna Magnani e Sofia Loren. Il tutto esaltato da una superba Penelope Cruz, poderosa nel riempire lo schermo anche solo con uno sguardo o una camminata.

Oggi è un giorno alla pari!!!

Prende bene stare fuori oggi che è primavera
prende bene andare in giro con il sole che saluta la sera
oggi che è primavera.

E ho buttato via i pensieri via la noia e il magone
li ho buttati tutti quanti stamani tutti dentro a un bidone
e fuoco col kerosene!!!

E a modo mio, a modo mio sono contento un poco anch'io
E a modo mio, a modo mio sono contento un giorno anch'io
E a modo mio, ringrazio Dio oggi la storia la faccio io,
A MODO MIO!!!

E' che oggi sono in forma oggi è un giorno speciale
di quei giorni che non vengono spesso come le eclissi di sole
che le puoi quasi contare

E le bambine, le bambine oggi sono gentili
le bambine oggi fanno un sorriso ai fischi dei militari
oggi è un giorno alla pari!!!

E a modo mio, a modo mio sono contento un poco anch'io
E a modo mio, a modo mio sono contento un giorno anch'io
E a modo mio, ringrazio Dio oggi la storia la faccio io,
A MODO MIO!!!