giovedì, dicembre 28, 2006

Il Ballo di San Vito


Salsicce fegatini viscere alla brace
e fiaccole danzanti lamelle dondolanti
sul dorso della chiesa fiammeggiante

vino, bancarelle terra arsa e rossa
terra di sud, terra di sud terra di confine
terra di dove finisce la terra

e il continente se ne infischia e non il vento
e il continente se ne infischia e non il vento
Mustafà viene di Affrica
e qui soffia il vento d'Affrica
e ci dice tenetemi fermo
e ci dice tenetemi fermo

ho il ballo di S. Vito e non mi passa!
ho il ballo di S. Vito e non mi passa!

La desolazione che era neela ser
s'è soffiata via col vento
s'è soffiata via col rhum
s'è soffiata via da dove era ammorsata

Vecchi e giovani pizzicati
vecchie e giovani pizzicati
dalla taranta, dalla taranta
dalla tarantolata

cerchio che chiude, cerchio che apre
cerchio che stringe, cerchio che spinge
cerchio che abbraccia e poi ti scaccia

ho il ballo di S. Vito e non mi passa!
ho il ballo di S. Vito e non mi passa!

dentro il cerchio del voodoo mi scaravento
e lì vedo che la vita è quel momento
scaccia, scaccia satanassa
scaccia il diavolo che ti passa
scaccia il male che ci ho dentro o non stò fermo
scaccia il male che ci ho dentro o non stò fermo

A noi due balliam la danza delle spade
fino alla squarcio rosso d'alba
nessuno che m'aspetta, nessuno che m'aspetta
nessuno che mi aspetta o mi sospetta

Il cerusico ci ha gli occhi ribaltati
il curato non se ne cura
il ragioniere non ragiona
Santo Paolo non perdona

ho il ballo di s. Vito e non mi passa!
ho il ballo di S. Vito e non mi passa!

Questo è il male che mi porto da trent'anni addosso
fermo non so stare in nessun posto
rotola rotola rotola il masso
rotola addosso, rotola in basso
e il muschio non si cresce sopra il sasso
e il muschio non si cresce sopra il sasso

scaccia scaccia satanassa
scaccia il diavolo che ti passa
le nocche si consumano
ecco iniziano i tremmori della taranta,
della taranta della tarantolata...

venerdì, dicembre 22, 2006

Crisi d'identità....


Troppe volte penso se mettere a repentaglio la propria identità, se cambiare delle proprie convinzioni, se trasformarsi, termine forse esagerato ma che rende l'idea, sia una cosa giusta. Talvolta mi ritrovo con il dilemma esistenziale se seguire senza esitazioni la mia linea guida, oppure permettermi qualche "distrazione" di tanto in tanto.
Ho notato che quando il richiamo arriva Troppo Forte si tende spesso a gettare in un cestino, o al limite spostare in un angolo, le proprie certezze. Ma tutto ciò è giusto?
Il camaleonte si mimetizza nella natura per scopi "guerrieri", e nessuno ha mai detto nulla. L'elefante non potrebbe, anche volesse. E allora io chi sono? Un camaleonte? O un elefante?
Non posso? O non voglio?
L'istinto giustifica il crollo di alcune barriere? Il richiamo permette una modifica della propria identità? Chi siamo noi? Gente che cerca la propria strada e la mantiene o gente che cerca qualche altra cosa ed è disposta a cambiare strada per ottenerla? Magari uscire anche solo di carreggiata per rientrarci...chi siamo noi? Chi sono io?
Non lo so, troppo spesso me lo domando e certe mie azioni sono verso una direzione, certi compromessi in un'altra. Perchè alla fine di compromessi si parla, giusto?
Compromesso significa ingoiare bocconi amari, tanti rospi e qualche volta pure vivi, per ottenere il proprio scopo.
Sono più disposto a seguire la mia strada senza esitazioni o accettare compromessi per arrivare al punto? Che poi questo punto, non si sa nemmeno se sia definitivo. Chi lo sa. Non si sa niente, per l'appunto. Quindi sarebbe modificare la propria identità per scoprire se qualcosa ti possa piacere in futuro.
Ma alla fine di tutto, io, la mia identità, ce l'ho veramente?

mercoledì, dicembre 20, 2006

Giornata intensa


Guardo alto nel cielo e c'è un sole che richiama il passo. Le gambe vorrebbero muoversi e andare, andare per conto loro. Decidere un giorno di staccarsi e andarsene, lasciando qua, sulla sedia in questo ufficio, solamente la parte superiore del mio corpo.
Quello stato di annebbiamento mentale mi accompagna dal momento della sveglia. Gli occhi stamattina chiedono pietà eppure so che dovrò torturarli per altre 6 lunghissime ore.
Domattina sono di laurea, sarò fuori dall'ufficio tutto il giorno. Per fortuna. Non vedo l'ora arrivi il 29 dicembre. Chissà che si decida qualcosa di interessante da fare.

martedì, dicembre 19, 2006

Un istante


In un istante tutto cambia. Tutto si trasforma. Come qualcosa che pensavi tuo e ti scivola dalle mani. Come qualcosa che credevi al sicuro che invece scappa. Come una coperta che credevi ti coprisse invece ti lascia fuori i piedi.
In un istante tutto si modifica. Anche quello che non credevi si potesse modificare.
Anche gli umori, cambiano in un istante.
Ci sono delle volte che pensi di avere tutto, fra le mani. E che niente e nessuno sulla faccia della Terra potrà portartelo via. Hai tutto.
Poi qualcosa cambia, basta un istante e come un domino impazzito porta via con se anche tutte le altre cose. Non hai più niente.
Quante volte vi siete sentiti così? Quante volte siete capitati in questa situazione? Io tante. Ma tante veramente. Anche ultimamente purtroppo. Forse però è solo una situazione figlia di un umore troppe volte alterabile.
Ho tutto. Non ho niente. In un istante, in una soffiata di vento. Devi cercare di ricominciare tutto da capo, per tentare di risalire quella montagna che nel suo punto più alto possiede quel tesoro che ti fa tirare avanti nella vita. Ti fa prendere anche pesci in faccia senza cadere, ti fa rigare dritto, ma al tempo stesso ti rende così anarchico che qualche piccola regola ti sembra una catena. Qualche consiglio sembra un rimprovero, qualche suggerimento una dimostrazione di una superiorità altrui.
Mi ritrovo spesso a chiedermi se viviamo la vita per questo: per raggiungere quel punto più alto e tentare con tutte le nostre forze di rimanere aggrappati alla cima.

venerdì, dicembre 15, 2006

E' ora di finirla!


Medici e dottori e l'infermiere addetto
non sanno cosa fare con questo cristo a letto,
è caduto in coma già da stamattina,
un'altra sporca preda dell'eroina!

Questa è la lebra del mondo industrializzato
entrata nel mercato per grazia dello stato
schiere di spacciatori la smistan come caramelle,
mentre i loro senatori ritiran le bustarelle.

Gli aghi abbandonati riempiono i giardini,
giocattoli mortali x giovani e bambini,
bisogna reagire osannano i ministri,
si sparano una sega e dopo chi li ha visti.

Si tolgono il cappello se muore il presidente
e questo fa capire che nn contiamo niente,
siamo stanchi di gridare e di manifestare,
bisogna aprire gli occhi, è ora di lottare!!!!

E' ora di finirla di farsi inculare,
E' ora di finirla di farsi comandare
non si può nascondere l'ipocrisia di stato
con l'ago insanguinato di uno stupido drogato!

Lui non può sapere il male che si fa
lui non può sapere il male che ci fa
lui non può sapere il favore che gli fa
lui non può sapere il potere che gli da.

Svegliati ragazzo, spalanca i tuoi occhi,
non vedi stai morendo, ma perchè non lotti?
Se non vuoi finirla e non credi più a un cazzo
allora crepa in fretta,povero pazzo!

Gli aghi abbandonati riempiono i giardini,
giocattoli mortali per giovani e bambini,
bisogna reagire s'infiamma la questura
e aumenta i poliziotti per farti più paura!

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stamattina ascoltavo questa canzone in macchina e mi è venuta subito la voglia di scriverla nel blog. C'è molta ipocrisia in effetti in questa Italia, ma c'è soprattutto la voglia di non lottare da parte di alcuni ragazzi. Di lasciarsi andare, di lasciarsi morire. E lo Stato li accusa. E si giustifica con loro. I drogati sono la quintessenza di uno Stato. Quante volte sentiamo dire che quel reato è stato commesso da un "drogato"? E' la loro giustificazione, è la loro ancora di salvezza.
"Siamo stanchi di gridare, di manifestare, bisogna aprire gli occhi, è ora di lottare" è un verso di questa canzone. Siamo stanchi perchè nessuno ci ascolta, perchè nessuno, o pochi, capisce in realtà cosa vuole la gente, cosa vogliamo noi.
La foto che ho messo per me è bellissima, forse è un pò forte, ma alla fine credo che renda benissimo l'idea. L'ago insanguinato che infilza la lingua, primo mezzo di comunicazione che abbiamo noi umani. Che blocca la parola.
"Svegliati ragazzo, spalanca i tuoi occhi, non vedi stai morendo, ma perchè non lotti!"

mercoledì, dicembre 13, 2006

La finestra


il sole è così caldo che l'inverno non sembra arrivato
soffia il vento gelido a riportarci sulla terra

in questi giorni in cui molto sembra cambiato
quello che ho di dentro è molto simile ad una guerra

una guerra senza armi, ma soprattutto senza morti
all'interno del mio corpo c'è qualcuno che mi bussa

chi mi ha fatto dei favori, chi mi ha dispensato torti
i miei globuli rossi fanno la rivoluzione russa

Sento battere un martello, c'è qualcosa che mi preme
tanta gente allontanata, tanta gente che ci tiene

quando voglio averla affianco è sempre troppa la distanza
sono isolato un pò dal mondo, sono solo nella stanza

anche con tanti personaggi tutti intorno come saggi
preferisco l'emozione di provare cose nuove

nuove esperienze, nuove atmosfere
attorno a me persone VERE

chiedo poco dalla vita, non son nato creditore
come chi dall'alto guarda e chiede sempre senza dare

cerco solo l'allegria, anche se la difficoltà
sta nel trovarla in ogni via, anche quando non ci sta

chiedo tempo al cuore mio, io non voglio più soffrire
c'è troppo male in questo mondo, ti vien quasi da morire.

Sotto la finestra corpi vuoti a testa alta
fanno scorrere le loro gambe sul marciapiedi

qualche sfumatura nel cielo, un gabbiano che si esalta
sento ancora la tua voce, leggo ancora i tuoi pensieri.

Bateo

lunedì, dicembre 11, 2006

In memoria di un compagno



Salvador

Salvador era un uomo,
vissuto da uomo
morto da uomo,
con un fucile in mano.

Nelle caserme i generali,
brindavano alla vittoria
con bicchieri colmi di sangue,
di un popolo in catene.

Da un cielo grigio di piombo
piovevano lacrime di rame,
il Cile piangeva disperato
la sua libertà perduta.

Mille madri desolate,
piangevano figli scomparsi
l'amore aveva occhi sbarrati
di una ragazza bruna.

Anche le colombe
erano diventate falchi,
gli alberi d'ulivo
trasformati in croci.

Da un cielo grigio di piombo
piovevano lacrime di rame,
il Cile piangeva disperato
la sua libertà perduta.

Ma un popolo non può morire,
non si uccidono idee
sopra una tomba senza nome,
nasceva la coscienza.

Mentre l'alba dalle Ande
rischiara i cieli,
cerca il suo nuovo nido
una colomba bianca.

Da un cielo grigio di piombo
piovevano lacrime di rame,
il Cile piangeva disperato
la sua libertà perduta.

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Pinochet è morto domenica 10 Dicembre 2006. I calici si levano, le lacrime scendono. Per tutti i desaparecidos, per tutti gli esiliati, per tutti i condannati a morte, per tutti i compagni in carcere sepolti. Per tutti coloro che dalla resistenza di Salvador Allende hanno tratto un insegnamento a resistere contro i tiranni del potere, contro i sanguinari che non accettano altri tipi di governi, altri tipi di economie, di gerarchie. Per tutti i figli, i nipoti e i pronipoti dei resistenti o dei dissidenti che non hanno potuto più salutare nè stare coi loro cari. Per tutte le democrazie. Per tutti coloro che mi sono dimenticato di citare. Per tutto il Cile, per tutti i cileni. In alto i calici, questo è un giorno da ricordare.

Il divino è sceso sulla terra


Sono passati ormai 9 giorni dal concerto dei Muse, ma resta sempre fisso e indelebile la sua immagine nella mia mente. E' una settimana che li ascolto ininterrottamente, quasi a rievocare recenti emozioni o brividi corsi lungo la mia schiena.
Ho un paio di video nel pc di quella magnifica serata. Si vede e si sente malissimo, ma la loro valenza, la loro importanza, supera una migliaia di volte la loro qualità.
Risentire questo gruppo nel lettore all'interno del proprio abitacolo, avvolti nelle note e nella voce di Matthew Bellamy, fa apprezzare ancora di più lo spettacolo al quale abbiamo assistito quella sera.
Quei meravigliosi giochi di luci e quelle fantastiche scenografie a rendere il tutto più elettrizzante. Una grande serata, un grande gruppo, un gran concerto.

martedì, novembre 21, 2006

Liberi pensieri in libera mente












Mi ritrovo sempre in difficoltà. Ho bisogno, un quasi bisogno disperato di trovarmi una ragazza. La vita da single mi ha stancato. Dopo anni e anni di passione, questa lunga degenza in stato solitario mi è servita per fare tutto ciò che prima non avevo fatto. E mi è andata più che bene!
Però in questo periodo sono anche cresciuto e mi sono un po’ più “specializzato”. Ora come ora mi faccio venire il nervoso da solo. Non sopporto più la schiera di ragazze “testa vuota”. Ho passato gli ultimi anni parlando e discutendo del più e del meno con persone che hanno una certa capacità di fare un discorso di senso compiuto. Ora non posso più farne a meno! Necessito di allegria, ma soprattutto di originalità. Mi piacerebbe trovare chi mi sappia incuriosire, più che capire o comprendere. La comprensione non mi interessa, mi interessa la pienezza di una ragazza. Pienezza di vita e di testa. L’avventura trasmessa ogni giorno, come allegria, ma fanculo, anche i momenti tristi sì, però che abbia il tutto un senso di caratteristica propria. La banalità mi da fastidio, la detesto. Non parlo di routine, di gesti ripetuti. Parlo di banalità: quando vedi una ragazza e dici: da questa mi aspetto che dica quelle cose e quelle cose puntualmente vengono dette. Basta, con queste ho chiuso, ho voglia di novità, di emozioni, forti, di vita. E di viaggiare, per conoscere e capire in che Paese, tanto bello dal punto di vista artistico quanto imbecille il popolo che lo compone, siamo disgraziatamente nati.

sabato, novembre 11, 2006

GRANDI BANDA!!!














Che concerto!!! Grandi Bandabardò! Era un bel pezzo che non mi divertivo così!!!!

lunedì, novembre 06, 2006

Farfallina....

Un fiore in bocca può servire...non ci giurerei
ma dove voli farfallina non vedi che son qui
come un fiore come un prato fossi in te mi appoggerei
per raccontarmi per esempio come vivi tu

potresti dirmi sorellina in cosa credi tu
cosa speri cosa sogni da grande che farai
se ti blocchi contro il vento o spingi più che puoi
che paura certe notti ti senti sola mai
Così sola da da non poterne più

Se hai bisogno d'affetto
se ne hai bisogno come me
se hai bisogno d'affetto
e di qualcosa che non c'è ...

per te tra gioia e dolore che differenza c'è
vuoi dei figli sì dei figli o non ci pensi mai
e il sesso è un problema oppure no
sembri libera e felice o a volte piangi un po'

Si dice in giro farfallina che tu l'anima non l'hai
e come fai piccolina a dire si o no
Non pensare che sia pazzo se sto a parlare con te
è che sono solo sorellina così troppo solo che

Ho bisogno d'affetto
per oggi tienimi con te
ho bisogno d'affetto
ho bisogno anche di te

ho bisogno di amore
e di qualcosa che non c'è

Ho bisogno d'affetto...
ho bisogno d'affetto...
ho bisogno d'amore...

venerdì, novembre 03, 2006

Volver


Non c’è regista più afferrato di Pedro Almodovar nel raccontare il mondo delle donne. Incredibilmente a suo agio quando racconta storie di ordinaria gestione quotidiana del gentil sesso riesce sempre a cogliere nel dettaglio l’universo femminile. Dopo la parentesi puramente maschile de “La mala educacion” si dedica ad un film in cui il tema principale è il ritorno. Volver, appunto, tornare. Il suo ritorno al soggetto preferito, le donne; il ritorno di una madre che scompare improvvisamente dalla vita delle proprie figlie; il ritorno alla Mancha, suo luogo di nascita e di formazione. Formazione e crescita che influenzano non poco questo film. Come ci spiega lui in un’intervista “Sono stati i miei ricordi personalissimi ad ispirarmi questo film. I primi otto anni della mia vita che ho vissuto a La Mancha, dove il cortile diventava il mio mondo, tutto al femminile, che mi permetteva di vedere la vita dal vivo”. La vita, la Mancha, la femminilità i tre temi portanti di quest’opera del regista spagnolo. La femminilità sopra a tutto, come dimostra l’utilizzo quasi spietato della macchina da presa in una costante azione adorativa delle forme e della sensualità di un’esaltante Penelope Cruz. Ma anche femminilità intesa come modo di vivere, come presenza nella vita e nello schermo. Gli uomini hanno il destino di essere una parte secondaria, quasi scomoda nei film di Almodovar e in questo ne abbiamo ulteriore conferma. Nessun uomo verrà ricordato dopo i 120 minuti di visione. Resteranno bene impresse invece le 5 attrici, tutte premiate al 59esimo festival di Cannes.La Mancha, con il suo vento che fa diventare pazzi, e i suoi mulini rimembranti ancora di fantastiche azioni eroiche di Don Chisciotte col suo umile scudiero Sancho Panza.La Mancha con la sua strada principale in cui si elabora tutta la storia. Fatta di portoni che si guardano e nascondono vite complesse e misteriose al loro interno. La Mancha fatta dalla sua gente e dalle sue pazzie. E poi c’è la vita. Omaggiata dalla prima all’ultima scena, resta il vero, grande, traino del film. La vita a cui il regista rende omaggio partendo dalla sua antitesi, la morte. La leggerezza con cui le donne del film sanno interpretare la morte non può che ritenersi un inno alla vita, un costante richiamo alla gioia che essa ti concede. Non troveremo all’interno dell’opera un solo lamento rivolto alla morte, anzi, troveremo subito delle donne spolverare le tombe dei loro defunti, lottando contro il solano, il vento prima citato, ma con una serenità e leggerezza che lasciano quasi sconcertati.C’è tutto in questa scena iniziale. Il vento, la vita, la morte e le donne.Donne forti come Raimunda, o più deboli come Augustina, una quasi suora Hippy con la marijuana in giardino, o donne ancora da formare come Paula, la figlia . Sono loro che caratterizzano la storia del grande Pedro. Un film da vivere dall’inizio alla fine, ammirando il magnifico utilizzo dei colori, il tanto attento quanto raffinato utilizzo della macchina da presa e l’omaggio, cercato e voluto, fatto dal regista alle nostre attrici italiane Anna Magnani e Sofia Loren. Il tutto esaltato da una superba Penelope Cruz, poderosa nel riempire lo schermo anche solo con uno sguardo o una camminata.

Oggi è un giorno alla pari!!!

Prende bene stare fuori oggi che è primavera
prende bene andare in giro con il sole che saluta la sera
oggi che è primavera.

E ho buttato via i pensieri via la noia e il magone
li ho buttati tutti quanti stamani tutti dentro a un bidone
e fuoco col kerosene!!!

E a modo mio, a modo mio sono contento un poco anch'io
E a modo mio, a modo mio sono contento un giorno anch'io
E a modo mio, ringrazio Dio oggi la storia la faccio io,
A MODO MIO!!!

E' che oggi sono in forma oggi è un giorno speciale
di quei giorni che non vengono spesso come le eclissi di sole
che le puoi quasi contare

E le bambine, le bambine oggi sono gentili
le bambine oggi fanno un sorriso ai fischi dei militari
oggi è un giorno alla pari!!!

E a modo mio, a modo mio sono contento un poco anch'io
E a modo mio, a modo mio sono contento un giorno anch'io
E a modo mio, ringrazio Dio oggi la storia la faccio io,
A MODO MIO!!!

martedì, ottobre 31, 2006

Roma parte seconda

Il Festival del cinema era parecchio distante dal nostro ostello, ma grazie alla metropolitana le distanze siderali si trasformano in rapidissime tratte. 5 film era il nostro obiettivo. D'altronde siamo venuti a Roma per quello. Le ore che ci separavano dalla prima proiezione ci hanno permesso di fare ciò che per noi era un sogno: l'Olimpico. Non distava molto e l'abbiamo raggiunto a piedi. Chi come noi vive di pane e calcio può capire l'emozione di trovarsi di fronte all'Olimpico, uno degli stadi per eccellenza in Italia. Il nostro mausoleo era visitato e il tempo sembrava scorrere troppo velocemente. Ho finalmente fatto la conoscenza di una persona squisita, che ci ha tenuto compagnia discutendo del più e del meno per ore, disquisendo su qualsiasi cosa ci venisse in mente. Ci ha consigliato una strada per il ritorno, poi all'ora della nostra prima proiezione ha ripreso in mano il suo motorino e se ne è andato. Grazie di tutto Lallo! Ti aspettiamo da noi ora!!I film hanno riempito il resto della nostra giornata e ci hanno accompagnato, fra un trancio di pizza e un sacchetto di patatine verso la fine di essa. Abbiamo visto 3 film il sabato, uno differente dall'altro. Uno più bello dell'altro. Avrò modo in futuro di parlare di essi soffermandomi tra l'altro anche sul film di Virzì su Napoleone. Tra un film e l'altro ci sfamavamo e ci "ammazzavamo" di sigarette consci del fatto che poi per 2 ore si era dentro il palatenda e non si poteva approfittarne. Abbiamo visto da vicinissimo l'arrivo all'Auditorium del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del sindaco (mirabile) di Roma, Walter Veltroni. Vicinissimi, ma in mezzo ad una selva di teste affamate di foto che non hanno permesso al sottoscritto di poterne scattare una decente.Abbiamo estratto la nostra cartina e ci siamo diretti al Colosseo. Lallo ci aveva spiegato la strada più bella per arrivarci senza fare troppi giri e noi l'abbiamo seguita passo passo: Via del Babuino, Piazza di Spagna, Fontana di Trevi, Colosseo. Fantastico, immenso. Di notte, illuminato, rende l'idea di un qualcosa di magico, di un qualcosa di storico. Di qualcosa di magnifico. Siamo rimasti senza parole. La notte scendeva su di noi fra i canti di gioia dei romani lungo le strade e le panchine affollate di gente con chitarre e cannoni. Sembrava una situazione irreale, in realtà è solamente una situazione troppo distante e diversa da quella che viviamo giornalmente noi qua su al freddo del Nord. La notte a Roma è bellissima. Le strade sono calme, non c'è tanto traffico e persino gli spazzini hanno quello houmor che ti consente di fermarti a fare quattro chiacchiere, quando ti rendi conto di esserti perso tra le stradine della Capitale. Ti sembra di perderti ogni passo che fai, ma in realtà ogni centimetro che calpesti ti rendi conto che è storia e per di lì c'è passata quella dell'Italia. Abbiamo salutato tutti questi posti a malincuore, ma sapevamo che il nostro soggiorno era quasi finito. La domenica abbiamo visto gli ultimi due film rimasti e ce ne siamo tornati a casa, sapendo che cmq il fine settimana che abbiamo passato è stato uno dei più belli e dei più intensi degli ultimi anni.

Roma parte prima

siamo partiti venerdì 13, alle ore 19.50. Sapevamo cosa ci aspettava, cosa avevamo davanti, di fronte, che ci veniva incontro come un tir a tutta velocità. E l'abbiamo preso in pieno, di petto, come un Materazzi in corsa. Lo volevamo prendere in pieno, era nostra volontà e nostra intenzione fare in modo che finisse così. Perchè a vent'anni se non vivi le cose nella loro totalità non è bello e non ti sembra nemmeno di averla, quell'età. Il treno partiva da Verona, ma portava a Lecce; solo 3 carrozze erano dedicate alla nostra destinazione. Il tempo di capire quali fossero a nostra disposizione ci bastò per renderci conto che se non si faceva in fretta la notte l'avremo passata in piedi, o al meglio, nei seggiolini che fanno compagnia al silenzio del corridoio. Nell'ultimo buco dell'ultima nostra carrozza 3 ragazzi occupavano 6 posti. L'ideale per noi. Abbiamo fatto conoscenza, uno da Napoli, uno da Lecce, uno dalla Calabria, da una località non ben definita, vista la sua non volontà di esporre la propria provenienza. La notte la passammo con loro, tra una chiacchiera e una sigaretta, alternate a ritmo di stazione. Esperienze da ventenni. Erano le 6, era ancora buio, ma salutammo tutti. Abbiamo fatto compagnia alla notte. Roma ci aspettava.Scendemmo a Tiburtina e fumammo tanto per cambiare una sigaretta. Avrò fumato due pacchetti in due giorni, per me un numero esagerato. Ma era il clima, la situazione, le grandi camminate, le attese. Abbiamo comprato una cartina di Roma, santa cartina, nostra salvatrice nella notte. Fatta la colazione a caffè e briosche, siamo partiti alla ricerca del nostro ostello. Ignari di ciò che poteva capitarci, ma allo stesso tempo esaltati per essere nella Capitale. Eravamo vicini al Viminale, una stradina parallela. La casa era un'abitazione di inglesi, studenti, ma anche gente di passaggio, con zaini stracarichi e magliette del mondiale tedesco appena finito. Confermata la prenotazione abbiamo salutato tutti e siamo partiti per andare al festival. L'alba è sempre una cosa avvincente, fantastica. A Roma poi, l'alba è veramente magnifica. In quell'intreccio di sacro e profano, di storia di passato e presente, di storia che sai essere sotto i tuoi piedi, ma anche sopra la tua testa. Di cultura e di vita, di monumenti e di quartieri, di guardie che controllano gli ingressi della politica e macchine che cominciano già a suonare i primi clacson. Il sole comincia a salire e a riflettere la sua luce fra i palazzi che sembrano fare da spettatori a questo spettacolo. Roma la mattina presto, con la calma ancora nell'aria, è uno spettacolo da non perdere.

martedì, ottobre 10, 2006

oggi sto male, ma.....

....ma ieri abbiamo vinto ed è stata una bella rivincita! La partita non si poteva assolutamente perdere, ce lo eravamo promesso tutti quanti. E così andato, vinto 7 a 6 con il gol della vittoria firmato a 40 secondi dalla fine. Emozioni una dietro l'altra. Mi prendo anche la palma di gol più bello della serata. Forse, o quasi sicuramente non abbiamo passato il girone, ma quello che potevamo fare l'abbiamo fatto. Peccato per la partita persa con gli scarsi che ci ha impedito ieri sera di passare il turno direttamente. Ora ci tocca solo sperare, anche se più che una preghiera dovrebbe essere una serie di venerazioni!
Cmq ora sto male, ho mal di pancia e ho sonno perchè stanotte non ho passato una bella notte. Ho i coglioni girati e non riesco a concentrarmi sul lavoro. Porca merda, prima o dopo dovrò riuscirci!

venerdì, ottobre 06, 2006

Oggi sono stanco

E' stata una settimana un pò così...un pò movimentata sotto molti punti di vista. Non vedo l'ora che passino queste 3 ore che mi separano dal week end. Sono stanco, un pò assonnato e un pò giù di corda; ma forse è perchè sono in ufficio che mi demoralizzo e non vedo il tempo che scorre. Alle 6 spero sia tutta un'altra storia, mi torneranno le forze per affrontare questi 2 giorni.
Ho deciso di andare a Roma, al festival del Cinema. L'ho deciso in 2 giorni e ho già quasi tutto pronto. Unico inconveniente i soldi: ce ne vogliono tanti e proprio per questo motivo mi sa che ci andrò da solo. Io ci vado, comunque sia. Che ci sia da spendere 100 o 200 euro non me ne frega più di tanto, credo che valga la pena andarci. Ho bisogno di dormire.
Un messaggio per te: perchè non ti fai più sentire?

martedì, settembre 26, 2006

Silvia è libera!!












Il cielo dell'America son mille cieli sopra a un continente;
il cielo della Florida è uno straccio che è bagnato di celeste,
ma il cielo là in prigione non è cielo: è un qualche cosa che riveste
il giorno e il giorno dopo e un altro ancora sempre dello stesso niente.
E fuori c'è una strada all'infinito, lunga come la speranza,
e attorno c'è un villaggio sfilacciato, motel, chiese, case, aiuole,
paludi dove un tempo ormai lontano dominava il Seminole,
ma attorno alla prigione c'è un deserto dove spesso il vento danza.
Son tanti gli anni fatti, e tanti in più che sono ancora da passare,
in giorni e giorni e giorni che fan mesi, che fan anni ed anni amari;
a Silvia là in prigione cosa resta? Non le resta che guardare
l'America negli occhi, sorridendo coi suoi limpidi occhi chiari.
Già, l'America è grandiosa ed è potente, tutto e niente, il bene e il male,
città coi grattacieli e con gli slum e nostalgia di un grande ieri,
tecnologia avanzata e all'orizzonte l'orizzonte dei pionieri,
ma a volte l'orizzonte ha solamente una prigione federale.
L'America è una statua che ti accoglie e simboleggia, bianca e pura,
la libertà, e dall'alto fiera abbraccia tutta quanta la Nazione,
per Silvia questa statua simboleggia solamente la prigione
perché di questa piccola italiana ora l'America ha paura.
Paura del diverso e del contrario, di chi lotta per cambiare,
paura delle idee di gente libera, che soffre, sbaglia e spera.
Nazione di bigotti! Ora vi chiedo di lasciarla ritornare,
perché non è possibile rinchiudere le idee in una galera.
Il cielo dell'America son mille cieli sopra a un continente
ma il cielo là rinchiusi è solo un dubbio o un'intuizione;
mi chiedo se ci sono idee per cui valga restare là in prigione,
e Silvia non ha ucciso mai nessuno e non ha mai rubato niente.
Mi chiedo cosa pensi alla mattina nel trovarsi il sole accanto,
o come fa a scacciare fra quei muri la sua grande nostalgia,
o quando un acquazzone all'improvviso spezza la monotonia,
mi chiedo cosa faccia adesso Silvia mentre io qui piano la canto.
Mi chiedo ma non riesco a immaginarlo: penso a questa donna forte
che ancora lotta e spera perché sa che adesso non sarà più sola.
La vedo con la sua maglietta addosso, con su scritte le parole,
che sempre l'ignoranza fa paura, ed il silenzio è uguale a morte.

L'hanno finalmente liberata!!!

mercoledì, settembre 20, 2006

Emozioni

"Sì…vaffanculo anche tu - Affanculo io? Vacci tu! Tu e tutta questa merda di città e di chi ci abita. In culo ai mendicanti che mi chiedono soldi e che mi ridono alle spalle. In culo ai lavavetri che mi sporcano il vetro pulito della macchina. In culo ai Sikh e ai Pakistani, che vanno per le strade a palla con i loro taxi decrepiti…puzzano di curry da tutti i pori; mi mandano in paranoia le narici… aspiranti terroristi, E RALLENTATE, CAZZO! In culo ai ragazzi di Chelsea, con il torace depilato e i bicipiti pompati, che se lo succhiano a vicenda nei miei parchi e te lo sbattono in faccia sul Gay Channel. In culo ai bottegari Coreani, con le loro piramidi di frutta troppo cara, con i loro fiori avvolti nella plastica: sono qui da 10 anni e non sanno ancora mettere due parole insieme. In culo ai Russi di Brighton Beach, mafiosi e violenti, seduti nei bar a sorseggiare il loro tè con una zolletta di zucchero tra i denti; rubano, imbrogliano e cospirano…tornatevene da dove cazzo siete venuti! In culo agli Ebrei Ortodossi, che vanno su e giù per la 47a nei loro soprabiti imbiancati di forfora a vendere diamanti del Sudafrica dell’appartheid. In culo agli agenti di borsa di Wall Street, che pensano di essere i padroni dell’universo; quei figli di puttana si sentono come Michael Douglas/Gordon Gekko e pensano a nuovi modi per derubare la povera gente che lavora. Sbattete dentro quegli stronzi della Enron a marcire per tutta la vita… e Bush e Chaney non sapevano niente di quel casino?! Ma fatemi il cazzo di piacere! In culo alla Tyco, alla ImClone, all’Adelphia, alla WorldCom
...In culo ai Portoricani: venti in una macchina, e fanno crescere le spese dell’assistenza sociale… e non fatemi parlare dei pipponi dei Dominicani: al loro confronto i Portoricani sono proprio dei fenomeni. In culo agli italiani di Benson Hurst con i loro capelli impomatati, le loro tute di nylon, le loro medagliette di Sant'Antonio, che agitano la loro mazza da baseball firmata Jason Giambi, sperando in un’audizione per I Soprano. In culo alle signore dell’Upper East Side, con i loro foulard di Hermesse e i loro carciofi di Calducci da 50 dollari: con le loro facce pompate di silicone e truccate, laccate e liftate…Non riuscite a ingannare nessuno, vecchie befane! In culo ai negri di Harlem. Non passano mai la palla, non vogliono giocare in difesa, fanno cinque passi per arrivare sotto canestro, poi si girano e danno la colpa al razzismo dei bianchi. La schiavitù è finita centotrentasette anni fa. E muovete…le chiappe, è ora! In culo ai poliziotti corrotti che impalano i poveri cristi e li crivellano con quarantuno proiettili, nascosti dietro il loro muro di omertà. Avete tradito la nostra fiducia! In culo ai preti che mettono le mani nei pantaloni di bambini innocenti. In culo alla Chiesa che li protegge, non liberandoci dal male. E dato che ci siamo, ci metto anche Gesù Cristo. Se l'è cavata con poco. Un giorno sulla croce, un weekend all'inferno, e poi gli alleluja degli angeli per il resto dell’eternità. Provi a passare sette anni nel carcere di Otisville. In culo a Osama Bin Laden, a Al Qaeda e a quei cavernicoli retrogradi dei fondamentalisti di tutto il mondo. In nome delle migliaia di innocenti assassinati, vi auguro di passare il resto dell'eternità con le vostre settantadue puttane ad arrostire a fuoco lento all'inferno. Stronzi cammellieri con l'asciugamano in testa, baciate le mie nobili palle irlandesi!
...In culo a Jackob Elinsky, lamentoso e scontento. In culo a Francio Slaughtery, il mio migliore amico, che mi giudica con gli occhi incollati sulle chiappe della mia ragazza. In culo a Naturelle Riviera: le ho dato la mia fiducia e mi ha pugnalato alla schiena, mi ha venduto alla polizia…maledetta puttana! In culo a mio padre, con il suo insanabile dolore: beve acqua minerale dietro il banco del suo bar, vendendo whisky ai pompieri inneggiando ai Bronx Bombers. In culo a questa città e a chi ci abita. Dalle casette a schiera di Astoria agli attici di Park Avenue, dalle case popolari del Bronx ai loft di Soho, dai palazzoni di Alphabet City alle case di pietra di Park Slope e a quelle a due piani di Staten Island. Che un terremoto la faccia crollare. Che gli incendi la distruggano. Che bruci fino a diventare cenere, e che le acque si sollevino e sommergano questa fogna infestata dai topi. No, no, in culo a te, Montgomery Brogan. Avevi tutto e l'hai buttato via, BRUTTO TESTA DI CAZZO!"

martedì, settembre 19, 2006

Io credo.....

"Anch'io credo. Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards. Credo al doppio suono del campanello del padrone di casa che vuole l'affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere una madre e un padre che siano decenti con lui almeno finchè non si sta in piedi. Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa. Credo che non sia tutto qua; però, prima di credere in qualcos'altro, bisogna fare i conti con quello che c'è qua: e allora mi sa che crederò primo o poi in qualche dio. Credo che se prima o poi avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecentomila al mese, però credo anche che se non leccherò il culo come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose. Credo che c'è un buco grosso dentro, ma anche che il rock and roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici, bè, ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese di ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddy Merckx... Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perchè comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri. Credo che per credere, certi momenti, ti serve molta energia. Ecco, allora vedete di ricaricare le vostre scorte con questo..."

Musica in parole

Mi piace svegliarmi alla mattina con delle note nella testa. Alcuni si svegliano con la rabbia, altri con la paura, altri con l'ansia. A me succede quasi sempre di svegliarmi con la musica. Lei non c'è, ma la mia testa è talmente assuefatta che la riproduce anche quando non è il momento. Anche quando non potresti, anche quando devi concentrarti, anche quando dormi. Soprattutto quando mi sveglio. Quando sono felice non ci sono storie, la musica annulla ogni mio minimo pensiero. Che sia bello o brutto, che sia dolce o salato, la musica rimbomba talmente tanto nelle mie orecchie che nasconde proprio tutto. E' un momento di sfogo ed è un momento di felicità, di compagnia. Quando sei lì da solo che vorresti rompere un muro con un pugno ti aiuta a farti scendere quel livello di adrenalina che non pensaresti mai di poter raggiungere. Altresì quando sei fuori come un balcone per quello che hai fumato o bevuto la musica ti aiuta a ripigliarti, a renderti conto che non sei un vegetale, che sei vivo. Che puoi farcela.
E' proprio quando il rock ti scende nelle vene, come il sangue, quando i "riff di Keith Richards" ti prendono a martellate l'esofago, o quando gli acuti di Matthew Bellamy ti fanno vibrare i padiglioni, che capisci che tu sei nato per ascoltare musica, e la musica è nata per far nascere te.
Ed è quando senti un verso di Guccini o una strofa di De Andrè o un brano di Bersani che capisci che oltre a farti vibrare la musica ha anche il potere di farti muovere. Perchè prima parte da un movimento fisico, dalle gambe alle braccia, ti fa ballare, saltare, pogare, farti male. E poi arriva ad un movimento di livello mentale, dove la musica ha il compito, ma soprattutto il piacere di trasmettere qualche motivo di rabbia. Di sussulto. Di protesta.
E' poi tutta una questione di emozioni, sensazioni, vibrazioni. Quando la spina dorsale ti vibra perchè senti un assolo di Solieri o di Slash che ti chiude November Rain; quando la gola ti si secca quando senti l'armonica del Boss intonare Street of Philadelphia; o quando senti gli occhi che si stanno riempendo di gioia quando senti i tamburi e i fischietti di Jovanotti nell'Ombelico del mondo, capisci che ci sono dei brani, dei pezzi, delle sonorità, che hanno fatto veramente la storia. Ma non quella della musica, o quella del pianeta. Una storia molto più grande, e forse molto più importante di tutte le altre: la tua storia, quella che vivi ogni giorno.
Chi non ha la propria canzone della vita? Chi non ha la propria colonna sonora della vita? Se tu che stai leggendo non ce l'hai o non ci hai ancora pensato, beh, comincia adesso, che non è mai troppo tardi.
E' saltata la puntina, è finito il mio disco, ma fra 1 minuto ricomincerà....hasta siempre hermanos, che la musica sia con voi

mercoledì, settembre 13, 2006

Un bacio....

Perché? Perché? Perché? Ci stai lasciando così silenziosamente come eravamo abituati a vederti. Ci sta dando gli ultimi saluti con l’amore e la premura che solo tu hai potuto e saputo darci nel corso degli anni. Perché? Perché? Perché? Forse ora stai parlando con qualcuno lassù che noi della tua famiglia non abbiamo mai considerato, ma di cui tu hai molto rispetto. E io sono qua dentro alla mia stanza in un ufficio quando in realtà vorrei esserti a fianco per poterti dire un sacco di parole, un sacco di pensieri. Raccontarti come è andata la mia vacanza, della quale avevi tanto in mente, raccontarti della strada che ho fatto per raggiungere la felicità. Poterti parlare, poterti vedere, poterti dire quello che penso, poterti stare accanto. Come tu hai fatto con noi, con tutti noi, nel corso di tutti questi lunghi 22 anni. Perché? Perché? Perché? Mi sento imprigionato dentro 4 mura senza la possibilità di scappare. Mi sento inerme di fronte al male che avanza. Mi sento un vigliacco a non essere lì con te ora. Ho voglia di vederti, di starti accanto ancora un po’, per farti capire che non sei sola, con te ci siamo anche noi, anche se so che avrai già chi te lo sta dimostrando. Come la mamma che ti porta la sua presenza e il mio pensiero, come Roby che hai cullato e allevato insieme a me ed ad Ale, a Jacopo, Sara e Beatrice come fossimo tuoi figli. Perché in parte lo siamo. Sangue del tuo sangue, figli dei tuoi figli. Perché? Perché? Perché? Mi stanno scendendo le lacrime dal viso, ma spero di potermele asciugare in fretta, spero di risvegliarmi da tutto ciò domattina, spero che stasera io possa essere ancora lì con te per abbracciarti, darti un bacio. E ti racconterò delle mie vacanze, anche se non so quanto riuscirai a sentire o capire, ti racconterò di tutto ciò che di più bello c’è al mondo, ti dimostrerò che ti voglio bene. Te ne voglio quanto tu hai ne hai voluto a me, di più non penso che sia raggiungibile. Hai avuto sempre una forza che le altre persone possono solamente sognare, hai sempre avuto uno spirito che gli altri essere umani possono solamente invidiarti. Hai superato mille ostacoli, hai superato mille barriere, per stare sempre lì con noi, per starci sempre accanto. Ma ora….fatti forza nonna, noi siamo con te, sappiamo che ce la puoi fare anche se non so quanta voglia hai ancora di lottare. Se mi senti, se senti questo pensiero, queste parole fluttuanti nell’aria lotta ancora, fallo per me, fallo per noi, che ti vogliamo bene e che vogliamo starti a fianco. So che le senti, so che riesci a udire questo brusio, sto cercando di attraversare chilometri per arrivare a te, perché dove non arriva il corpo può sicuramente arrivare la mia mente. E allora forza nonna, ho ancora bisogno di te…..

martedì, settembre 12, 2006

Diario silenzioso

Mi metto dopo un paio di giorni a ripensare a questo mio viaggio, fatto attraverso le Dolomiti per arrivare al Pordoi. 3 giorni di cui non mi dimenticherò. 3 giorni fantastici, vissuti sulla “cresta dell’onda”, vissuti tra divertimento puro e condiviso e visioni idilliache di posti, montagne e passi che mai prima d’ora i miei occhi avevano incrociato. Sono arrivato in posti dove nemmeno le mucche riuscivano a stare in piedi, posti in cui ci siamo ritrovati noi circondati da un gregge di caproni, luoghi in cui se non ti fermi per guardarti attorno non ti rendi conto che stai perdendo probabilmente i più bei luoghi di montagna mai visti. Mi sono ritrovato come un bambino che scarta un regalo, con la stessa faccia ed espressione da ebete, da colui che non ha mai capito un cazzo della vita e si trova a vedere le meraviglie così, quasi per caso.
E poi ci sei tu che come ti ho scritto mi hai aiutato in questo mio momento abbastanza nero. Ci sei tu con la tua voglia di vita, con le tue corse, le tue urla e i tuoi pensieri. Ci sono le nostre riflessioni sul mondo, sul destino, questo delirio di parole che ogni tanto è fantastico condividere con qualcuno senza pensare di essere diventato pazzo tutto d’un tratto. Ci sono le nostre passeggiate, le nostre fumate, le nostre risate e le nostre storie, raccontate a perdifiato in camera, sulle panchine, sopra ad un sasso. C’è tutta una vita in quei 3 giorni, c’è il riassunto di due persone che si vogliono bene e che hanno capito probabilmente di avere molte cose in comune. Ci sono le camminate lungo le vie di montagna, oppure le corse per arrivare in paese; c’è il bongo suonato lungo la strada con la gente che ci guarda sconvolta; le canzoni cantate a squarciagola in mezzo alla montagna, con la bellezza che nessuno tranne noi ci avrebbe disturbato. L’eco delle nostre urla e delle nostre canzoni, le scie delle nostre discese sull’erba. I tuoi capelli che ora non riuscirei più a vedere diversamente, le tue risa, i tuoi occhi e i tuoi abbracci. I tuoi deliri di onnipotenza quando siamo stati circondati da dei caproni che hai richiamato dal loro lento ritorno a casa, i nostri viaggi ascoltando Neffa e lasciandoci trasportare molto lontano. I nostri risotti, le patatine, le birre. C’è il mio diventare losco e le nostre foto. Ma c’era soprattutto la nostra voglia di divertirci e di stare assieme, sapendo che la nostra pazzia è un nostro tratto comune e la nostra visione generale degli eventi è un nostro segno particolare.
Sapendo che “solamente chi è così pazzo da pensare di cambiare il mondo alla fine riesce a cambiarlo”.

“Raccontami le storie che ami inventare, spaventami; raccontami le nuove esaltanti vittorie, conquistami, inventami dammi un'altra identità, stordiscimi disarmami e infine colpisci, abbracciami ed ubriacami di ironia e sensualità”

lunedì, settembre 04, 2006

venerdì, settembre 01, 2006

Impressioni di settembre

E' cominciato settembre e come primo giorno mi ritrovo l'ultimo della settimana lavorativa. Mica male come cosa, non trovate?
Ho dato una occhiata veloce a tutti i miei messaggi di questi mesi, pensavo di averne scritti meno. Ci sono anche molti commenti, ma so anche di gente che me lo dice a voce o tramite una mail o tramite un sms quello che pensa. Sono contento.
E' vero che avrei potuto scrivere molto di più, ma se non ho l'ispirazione c'è poco da fare, non riesco a mettermi davanti ad una tastiera e scrivere.
Ho notato che il blog è andato passo passo col mio umore e con i miei pensieri, esattamente come dovrebbe andare. Un diario quasi personale.
Ho visto che non ho scritto quasi niente su Cuba, cosa che ho reputato assai triste e deleteria. Non ho più scritte sulle mie vacanze, cosa altrettanto da denigrare. Ho scritto forse troppo su Berlusconi e mi sono stancato anch'io di leggerlo, però era il mio sentimento giornaliero. Lo schifo prevaleva e questo blog mi ha permesso di sfogarmi.
Recupererò, ve lo prometto. Le foto di Cuba sono ancora là nel pc, dovevo farne un dvd, ma ormai è passato un anno. Devo farlo, assolutamente, mi devo impegnare!
Mando un saluto e un grosso augurio a Fidel, ho fatto appena in tempo! Ho nostalgia di Ernesto....
Devo finire il sito per un mio amico, ma devo anche trovare il tempo. Devo crearmi il pc dai pezzi vecchi e non ne ho voglia, o meglio ne ho voglia, ma non trovo mai il momento giusto! E poi da solo non ce la farò mai quindi devo far coincidere il mio tempo con quello di Beach.
Devo comprarmi un pò di roba utile, ma non ho voglia di spendere soldi. Insomma, sono un gran pigrone e vivo troppo senza programmi....
Già, sono programmatore, pare assurdo vero?
Voglio una macchinetta fotografica digitale, voglio un masterizzatore dvd, ma soprattutto voglio togliermi dalle palle l'armadio che ho in camera che mi libererebbe un casino di posto!
Devo scannerizzarmi le foto dell'Ale, stasera prometto che lo faccio! Come i cd per Max, porello da quanto aspetta. A parte che io aspetto ancora la maglietta!! Quel COGLIONE!!
Andrò anche all'MTV Day e pure in dolce compagnia. Minchia, sono o non sono fortunato?
Stamattina pensavo ascoltando la radio che sono passati già 5 anni dalla morte di Carlo Giuliani, sono tantissimi.
Ho voglia di vivere. I miei amici lo sanno. Sono contento.

Sono felice

Quest'oggi sono felice! Non chiedetemi perchè, visto che non lo so bene neanche io! Dovrei finire di raccontare le nostre ferie, ma adesso non ne ho molta voglia!

Nel frattempo devo ringraziare Caio perchè mi ha fatto fare una grande scoperta!! Anzi, due grandi scoperte!!

Maki
Marghe

Grandi ragazze, ora è giunta la vostra fine, ho il vostro blog, siete segnate!!!

domenica, agosto 27, 2006

Ancora la supercoppa!!

E anche quest'anno la Supercoppa Italiana è nelle nostre mani. Capitola anche la Roma dopo la Juventus lo scorso anno, ma quest'anno la partita è da cuori forti....da 0-3 a 4-3, fantastico!!!
Migliore in campo Figo, campione assoluto!!! Ibrahimovic è un grande, tanti numeri, tante palle sbagliate, ma porta sempre a spasso la squadra avversaria come vuole, ne ha sempre un paio addosso....Crespo gran goleador speriamo faccia più partite dell'Imperatore, che si è dimostrato come l'anno scorso quasi irritante. Vieira è il trascinatore.
Grazie ragazzi!!!

giovedì, agosto 24, 2006

Se Freud mi aiutasse....



L'ho presa per mano, nel buio della notte. Le poche stelle nel cielo avevano lo stesso effetto delle candele in una cena romantica. L'ho accompagnata lungo le scale, l'ho seguita con la delicatezza con cui un bambino scarta un regalo. Non potevo avere fretta, era già tutto pronto, bastava solo proseguire. L'ho abbracciata con amore, guardandola negli occhi come si guardano solamente le persone veramente speciali. Le ho promesso il mare, lei non ci credeva. In lontananza la musica, figlia di una festa, in cui probabilmente metà delle persone avrebbe bisogno della carta d'identità per riconoscere le proprie credenziali. Era la musica sbagliata, per quel momento, quasi fastidiosa. Abbiamo deciso di isolarci nei nostri pensieri. I suoi occhi brillavano e sembravano riflettere il luccichio delle stelle. Poche, ma buone. I nostri sguardi erano uno di fronte all'altro, i pensieri roteavano nella mente, mai occupata e ingombrante come in quel momento. Le ho dato un bacio. Dolce, intenso, caloroso, lento. Le ho messo un braccio attorno al collo e le ho detto "seguimi". Il tragitto non era proprio dei migliori, sembrava la selva oscura da attraversare per arrivare alla felicità. Finalmente il mare, calmo come nei suoi momenti migliori, quasi a darci un segno di benvenuto. Non ci credeva. Da dove spuntasse quel mare non lo sapeva, ma lo accettava col sorriso delle persone che dimostrano con uno sguardo di essere contente. La musica in lontanza, ora solo un pò più vicina di prima, ora però un pò meno fastidiosa. Adesso si sentivano anche delle grida. Ci sdraiamo sulla riva, entrambi. La bacio. Niente era più bello di quello che stavo vivendo in quel momento. La notte ci avvolgeva, col suo nero punteggiato di stelle. Non ci avrebbe lasciato, ci avrebbe protetti per tutta la sua lunga durata. Eravamo quasi a metà, ma di tempo ce n'era ancora molto. I suoi occhi mi facevano impazzire, continuo a guardarla, continuo a fissarla. Era bella, coi suoi capelli lunghi, lasciati liberi sulle spalle, che si muovevano ritmatamente coi suoi sospiri...le cerco ancora gli occhi, ma qualcosa di strano sta succedendo attorno a noi, in lei...la luce comincia ad intensificarsi, le voci a farsi più forti, i tuoi occhi cominciano ad allontanarsi irrimediabilmente, lasciandomi solo con i miei piaceri e le mie paure....
il nuovo giorno ti accoglie sempre nei momenti meno opportuni e questo può cambiare drasticamente i pensieri e gli umori di una persona. Freud ne ha fatto una ragione di Stato e c'ha scritto un libro, o meglio, una serie di libri...chi non è Freud può solo accettare, magari incazzandosi, l'arrivo del nuovo sole. Sicuramente potrà solo impegnarsi a mettere in pratica tutto ciò che la sua mente ha partorito....
buona giornata a tutti, per quanto possibile

martedì, agosto 22, 2006

siamo tornati alla realtà

Siamo tornati alla triste realtà. Le nostre vacanze sono miseramente finite. Scomparse. Abbiamo polverizzato 15 giorni di mare, di campeggio. Sono volati. Sembra che non siano nemmeno esistiti. Ed invece sono là. Fra un pò di tempo li rivedremo tutti insieme e scopriremo che in realtà quei 15 giorni sono stati intensissimi e fantastici.
Non è andata come volevo o speravo sotto certi punti di vista, ma sotto la maggioranza di essi posso solo inchinarmi e sperare in un replay di tutto ciò che abbiamo fatto.
Ora siamo tutti al lavoro, chi con gioia, chi con tristezza, chi con rimpianti e chi con la voglia e la consapevolezza che non bisogna pensare che sia finito qualcosa, ma che sia cominciato qualcos'altro. E dunque un eterno 4 agosto, un'eterna partenza con le macchine cariche e la voglia di partire. Che sia di giorno o che sia di notte, che ci si mettano 3 o 15 ore poco conta. L'importante è la voglia che ci si mette, l'intensità con cui si vuole vivere questa vita. Come quando arrivi in un posto nuovo, magari fantastico, come quello in cui abbiamo alloggiato quest'anno, e ti perdi, nei meandri del verde a constatare che posti come questo da noi non li troveresti mai. E dunque capisci che il tempo di fermarsi è finito: ora è cominciato il tempo di scoprire.
Troppo tardi? Non è mai troppo tardi quando si scoprono certe cose. 22, 20 o 25 anni non è MAI troppo tardi. Si va e si viaggia, perchè le possibilità ci sono e si passa un anno ad aspettare il momento in cui potersene andare. Un anno sofferto che ti fa capire che quei 15 giorni all'anno li devi sfruttare appieno.
Appieno come abbiamo sfruttato le nostre bottiglie, utilizzate e riutilizzate per contenere quel vino che ci ha fatto compagnia per tutte le vacanze. Il prosecco, frizzante accompagnatore italiano, di cui abbiamo sprecato già troppi bicchieri per una causa veneto-friulana finita in malo modo non sicuramente per colpe nostre. Il malvasia, dolce ospitante croato, servizievole compagno di spaghettate col pesce. La grappa, ufficiale o ufficiosa, alla pesca o al malvasia, durate il tempo di un amore estivo...
Ah...i ricordi molte volte fanno male, ma aiutano a vivere meglio.....dicono.....
A me fanno solo pensare che di strada c'è n'è ancora tanta da percorrere e le direzioni sono molte, che vanno dalla spiaggia fino alla cima della montagna, magari passando per la città.....la tanto odiata città che ci accoglie a braccia aperte ogni volta che torniamo dalle coste...così odiata e così amata....ma di città ne parleremo un altro giorno....

martedì, luglio 18, 2006

I CAMPIONI DEL MONDO SIAMO NOI!!!

Contiamo da Aprile fin qua cosa è successo:

1 - Abbiamo vinto le elezioni
2 - Berlusconi e la sua faccia da culo son spariti dalla tv (finalmente)
3 - Abbiamo vinto il referendum
4 - I leghisti hanno abbassato le orecchiette
5 - Calderoli è stato preso per il culo dal mondo intero
6 - Il re è finito in carcere (pexxo di merda stacci anche!)
7 - Hanno intercettato Moggi e tutti i compari
8 - Abbiamo vinto la Coppa Del Mondo (MINCHIA!!!!!!!!)
9 - La Juventus è finita in serie B

Troppe emozioni in un colpo solo!!!!!

mercoledì, aprile 26, 2006

Habemus Capa

Notte brava per i 5 mascalzoni quella del 25 aprile. La festa della Liberazione dal regime fascista si trasforma probabilmente anche nella grande festa per la vittoria delle elezioni. Al Rivolta Caparezza ha presentato il suo nuovo album, già pluripresente all'interno delle mie orecchie. Una grandissima performance di quasi 2 ore, 1 ora e trequarti per dirla con esattezza, che ci ha regalato attimi di grande ironia, attimi di grande riflessione e soprattutto attimi di grande gioia. Io vengo dalla luna è stata la conclusione, il pubblico una bolgia, si saltava anche se non si voleva. Che gioia ragazzi.....Habemus Capa!! E' tornato tra noi! Ed è ancora più vivo di prima!!!

Non ne ho mai parlato perchè convinto che non fosse molto visitato questo blog, e probabilmente i numeri me lo confermano, ma voglio sponsorizzare ugualmente un sito al quale sono molto legato: ScudettoWeb; oggi sono finiti i gironi della Superlega e ora mi giocherò la finalissima con Diego, un avvenimento da seguire assolutamente!!

Per saperne un pò di più guardate pure qua: Forum

venerdì, aprile 21, 2006

E' CADUTO IL RE DEL NEPAL

EVVIVA EVVIVA EVVIVA!!!!

Abdica il re del Nepal

KATMANDU - Il re del Nepal ha abdicato, accettando di "cedere il potere al popolo". Ai partiti politici la decisione di stilare una lista di candidati premier da mandare alle elezioni. La sua è stata una reggenza durata sei anni.

Re Gyanendra ha 58 anni ed era salito al trono dopo che il fratello minore Dipendra aveva sterminato l'intera famiglia reale. Nei giorni scorsi la polizia aveva sparato sui dimostranti, uccidendo almeno tre persone. Nel paese è molto attiva la guerriglia maoista che controlla molte zone rurali.

martedì, aprile 18, 2006

Tornati dalle feste

Bentornati a tutti dalle feste pasquali. Ci siamo un pò ricaricati le pile, divertiti assai, ma ora purtroppo è ora di ricominciare. Sarà, ma io non ne ho nessuna voglia. I punti di riflessione ora sarebbero tanti per scrivere pagine e pagine di blog. Ma la voglia non c'è quindi continuo nel mio letargo giornalistico. Forse quando sarò un pò più incazzato scriverò qualcosa di nuovo.

giovedì, aprile 13, 2006

NON NE POSSIAMO PIU'

Proprio così, non ne possiamo più di questa personcina bassa, coi tacchi, pelata, con la ricrescita, impettito, sempre in doppio petto, con la maschera, coi tiranti! BASTA!! CACCIAMO A CASA QUESTO DITTATORE!!! DEVE ANDARSENE!!! BERLUSCONI, te lo dissi già tempo fa VATTENE A FANCULO!!!

martedì, aprile 11, 2006

Nostra signora dell'Ipocrisia

Alla fine della baldoria c'era nell'aria un silenzio strano,
Qualcuno ragliava con meno boria e qualcun altro grugniva piano;
alle sfilate degli stilisti si trasgrediva con meno allegria
ed in quei visi sazi e stravisti pulsava un'ombra di malattia.
Un artigiano di scoop forzati scrisse che Weimar già si scorgeva
e fra biscotti sponsorizzati videro un anchorman che piangeva.
E poi la nebbia discese a banchi ed il barometro segnò tempesta,
ci risvegliammo più vecchi e stanchi, amaro in bocca, cerchio alla testa.
Il mercoledì delle Ceneri ci confessarono bene o male
che la festa era ormai finita, ormai lontano il carnevale
e proclamarono penitenza e in giro andarono col cilicio
ruttando austeri:"Ci vuol pazienza! Siempre adelante ma con juicio!"
E fecero voti con faccia scaltra a Nostra Signora dell'ipocrisia
perché una mano lavasse l'altra, tutti colpevoli e così sia,
e minacciosi ed un po' pregando incenso sparsero al loro Dio
sempre accusando, sempre cercando il responsabile, non certo io.
La domenica di Mezza Quaresima fu processione di etére di Stato,
dai puttanieri a diversi pollici, dai furbi del chi ha dato ha dato
ed echeggiarono tutte le sere come rintocchi schioccanti a morto,
amen, mea culpa e miserere ma neanche un cane che sia risorto
e i cavalieri di tigri a ore e i trombettieri senza ritegno
inamidarono un nuovo pudore, misero a lucido un nuovo sdegno;
si andò alle prime con casto lusso e i quiz pagarono buoni milioni
e in pubblico si linciò il riflusso per farci ridiventare buoni.
Così domenica dopo domenica fu una stagione davvero cupa,
quel lungo mese della quaresima rise la iena, ululò la lupa,
stelle comete ed altri prodigi facilitarono le conversioni,
mulini bianchi tornaron grigi, candidi agnelli certi ex-leoni.
Soltanto i pochi che si incazzarono dissero che era l'usato passo
fatto dai soliti che ci marciavano per poi rimetterlo sempre là in basso.
Poi tutto tacque, vinse ragione, si placò il cielo, si posò il mare,
solo qualcuno in resurrezione, piano, in silenzio, tornò a pensare.

lunedì, aprile 10, 2006

E' l'ora dei COGLIONI!

E', e deve essere, l'ora dei COGLIONI!

Ore 10.57 minuti. L'attesa si fa trepida. Ieri sera aveva votato il 66% degli italiani, la tensione cresce. Le 15 si avvicinano, sempre troppo piano. Sembrano quasi non voler far male, oppure farci assaporare ancora queste ultime ore di supplizio, tutto italiano.

Nell'eventualità la Spagna come meta. Zapatero mi ha convinto, la Spagna è meglio dell'Italia. Socialmente s'intende, claro que sì!

Nella giusta eventualità voglio vederlo soffrire, come pochi al mondo. Voglio vederlo umiliato, chinare la testa e fare la faccia triste. Non voglio che si senta un COGLIONE, termine oramai passato alla storia come complimento nei nostri confronti, ma come una delle numerose TESTE DI CAZZO, questo sì.

Prossimo aggiornamento alle ore 15 con i primi exit polls, speriamo in bene

mercoledì, aprile 05, 2006

SONO UN COGLIONE!!!!

E ne vado fiero!!!! Berlusconi vaffanculo!!!!

venerdì, marzo 31, 2006

Silvio vaccagare!!!

Sono esterefatto. E mi sembra di averlo già ripetuto all'infinito anche in questo Blog. E' l'Italia delle menzogne, è l'Italia del circo. Ogni giorno leggi e senti cose assolutamente incomprensibili. La destra dice che se vinciamo tassiamo di più. Saremo tutti più poveri. Vogliamo abolire la proprietà privata. Vogliamo una società formata sui gay e senza famiglia. Vogliamo il monopolio della giustizia, insomma, vogliamo uno Stato allo sbaraglio. Questo è quello che dicono.
Manca solo che dicano che vogliamo fare la guerra alla Germania e poi le abbiamo dette proprio tutte. Non mi soffermo sul controbattere le varie affermazioni fatte dagli incompetenti di destra.
Voglio solo chiedermi una cosa: ma alla fine le menzogne pagano?
No perchè è questo il tema principale della mia rifessione. Dico: è proprio vero che "dici una bugia oggi, la ripeti domani, la ripeti dopodomani e per molti sarà realtà?" Ma vi sembra il modo di ragionare? Sparare tonnellate di merda sugli altri, merda tra l'altro tutta falsa, accuse che non stanno ne in cielo ne in terra, e la gente ci crede??? Ma dico, ma stiamo scherzando??? Spero proprio di sì....
Gente, per favore! Italiani, per favore! Diciamo basta una volta per tutte, diciamolo insieme! Silvio vattene a casa! Stai con la famiglia, riposati. Anzi, vai all'estero, o meglio vaccagare!

giovedì, marzo 30, 2006

C'è solo un capitano!!!

Ragazzi, che partita ieri sera del Capitano! Superbo! Imperioso! Mi ha addirittura emozionato ad un certo punto. La prima parte dei quarti di finale è andata. Ora si spera in bene nel ritorno, anche se sarà ardua....cmq sempre meglio vincere due a uno che perdere due a zero come i "maledetti gobbi".
Per il resto vivo in tranquillità questi ultimi giorni di campagna elettorale. Prima mi scaldavo, mi arrabbiavo, combattevo. Ora le forze sono cadute. Non ne posso più è ora che se ne vada. E' tutto talmente assurdo in questi giorni che non si ha neppure la forza di guardare la tv....
Mi piacerebbe trovare qualche sito che raccolga tutte le stronzate che ha detto il pelatino. certo che ne ha sparate...talmente tante che non ci ricordiamo neppure più quali e quante sono. Ma pensa te! Ci voleva anche la Cina ora....speriamo negli italiani....e il che è tutto dire!!

martedì, marzo 21, 2006

L'assurdo

Ci avviciniamo sempre di più verso le elezioni del 9-10 aprile e il clima sta diventando incandescente. Ma volte volte si rischia l'assurdo. Berlusconi va a casa dei suoi, la Confindustria che allora fece un patto con Silvio per metterlo al governo, e insulta pesantemente i suoi giornali, i suoi direttori, i suoi dirigenti. Non ci siamo. La pazzia lo sta prendendo con se? Oppure un gesto ragionato, ispirato, dettato anche da tutta quella fantastica troupe che gli sta attorno? La sua vita è un copione, cosa dire glielo scrivono gli altri, lui esegue. Spietato.
Si riconquista gli industriali, oppure li lascia, li abbandona a se stessi? Agisce da capo del governo e va a mettersi contro tutti, oppure vuole togliersi qualche sassolino dalla scarpa prima di uscire di scena? Tutte domande lecite, a cui dare una risposta spetta solo agli italiani.
Io so che non ne posso più di questi buffoni. Se ripensiamo a cosa è stato fatto in questi 5 anni, non parlo a livello di Italia, ma a livello di immagine mi vengono già i capelli bianchi. Tutti i ministri cambiati, cacciati, trombati, sostituiti. Calderoli e Storace gli ultimi due. La Lega Nord espulsa dal centrodestra europeo perchè razzista. Diciamo basta. Cambiamo, per favore

mercoledì, marzo 15, 2006

Uno a zero

Ieri sera ho visto il dibattito elettorale Prodi-Berlusconi. E mi sembra proprio che il Prof. gliele abbia date di santa ragione. Non ha stravinto, però ha dato alcune risposte azzeccate che sembrano poter portare sulla giusta strada.
Si è visto che il Berlusca non ha capacità di reggere un confronto televisivo, non rispetta i limiti del tempo previsto, concede sempre bonus in più al Professore. Non riesce a parlare dei suoi nemici preferiti, noi comunisti, perchè evidentemente anche questa pappardella ha stufato.
Nero in volto se n'è andato dallo studio e non ha nemmeno fatta la sua bella arringa finale sprecando metà tempo per insultare il programma.
A casa signor Silvio. L'Italia deve ripartire e deve farlo con serietà. Forza Romano!

martedì, febbraio 28, 2006

domenica, febbraio 19, 2006

Ebbene sì...

Mi sa che parlare ultimamente mi porta sfiga. Quindi taccio. Fino alla fine. Mi chiudo nel mio crogiolare e nella mia delusione per questo anno di merda calcisticamente parlando. La seconda squadra di milano ci è sopra di 2 punti, quindi affermo che quello che ho scritto ha portato sfiga.

martedì, gennaio 31, 2006

Piccole soddisfazioni...

La seconda squadra di Milano è sotto di 4 punti...

venerdì, gennaio 27, 2006

Riepilogo di 5 anni di governo

Amico elettore, amica elettrice,
grazie al tuo voto ho potuto raggiungere l’obiettivo concreto di raddoppiare il mio patrimonio
in soli 2 anni.
Ecco come:
1) grazie alla legge Gasparri, nel solo anno 2004 la pubblicità per Mediaset è aumentata del 3,8%
(circa 1 miliardo e 200 milioni di euro all'anno).
2) l'appalto concesso dal Governo alla Banca Mediolanum, senza asta, per potere utilizzare i
14.000 sportelli delle Poste Italiane, mi ha reso1 milardo di euro all'anno.
3) nel 2001 la Presidenza del Consiglio (governo Prodi) aveva commissionato solo 1 milione e
750 mila euro di spot a Mediaset, nel 2002 la Presidenza Berlusconi ha commissionato 9 milioni
e 250 mila euro, ed ha aumentato ogni anno fino agli oltre 10 milioni di euro dell'anno scorso
(Economist-London).
4) come assicuratore avrò vantaggi per miliardi di euro dalla nuova legge sulla previdenza
assicurativa, già con una serie di norme a mio favore ho incassato qualche centinaia di milioni di
euro all'anno in più.
5) ho risparmiato dalla riduzione delle tasse diversi milioni di euro (e con me hanno risparmiato
mia moglie, mio fratello e i miei figli, tutti titolari di qualche fetta della mia grande redditizia
torta).
6) uno dei produttori italiani di apparecchi per ricevere il digitale terrestre è un'impresa controllata,
attraverso la finanziaria Pbf srl, da mio fratello Paolo Berlusconi, e giustamente usufruisce
dei contributi statali per il digitale terrestre. (Washington Post).
7) il decreto salva calcio mi ha fatto risparmiare 240 milioni di euro, e la riduzione delle plusvalenze
(Tremonti 2002) ha fatto risparmiare a Mediaset 340 milioni di euro.
Caro elettore, cara elettrice,
tutti dicono che c’è crisi ma grazie a questo governo, ora io sono il 25esimo uomo più ricco del
mondo. Pensa, nel 2001 ero solo il 48esimo! La crisi è chiaramente una menzogna dei comunisti.
Ti chiedo il voto per altri 5 anni e così anche il nostro Paese potrà dire che un italiano è tra i primi
10 uomini più ricchi del pianeta.
Forza Italia! La forza di un sogno!

IL MIO PATRIMONIO
2003 5,9 MILIARDI DI $
2004 10 MILARDI DI $
2005 12 MILIARDI DI $
(fonte: forbes U.S.A. novembre 2005)

Silvio Berlusconi

Aspettando Andrea....

aspettando che Andrea ci dia il post unico da postare sul Nepal constatiamo le modifiche che questo simil-governo sta portando avanti. E' passata l'assurda legge sulle droghe che equipara droghe leggere e pesanti, consumatori e spacciatori. E' una vergogna. Sarà una legge da cambiare al più presto.
Quindi riepilogando la campagna elettorale si baserà su due pilastri essenzialmente:

- legittima difesa
- lotta alla droga

ne vedremo delle belle. Anzi direi delle brutte. La voglia di viaggiare mi assale sempre più. Speriamo che Francesco mi accolga veramente un giorno o l'altro, io l'ho preso in parola. Ovviamente pago ;)

giovedì, gennaio 26, 2006

NUOVO BLOG!!!

Avviso a tutti gli utenti: per il Nepal è stato creato un nuovo blog con solo i link riguardanti il mininetwork che abbiamo messo in moto. Il blog lo trovate all'indirizzo:

http://blogsfornepal.blogspot.com/

e verrà aggiornato il pià possibile regolarmente, sempre verso sera.

Aggiornamenti sul Nepal

Virginie ha pubblicato il mio post di riassunto e per questo la ringrazio. Qua potete trovare tutti i suoi nuovi post, che metterò comunque anche nel riassunto.

Commento di Francesca:
http://virginiespot.blogspot.com/2006/01/spero-non-me-ne-voglia-riposto-qui-un.html
Ottimo aggiornamento:
http://virginiespot.blogspot.com/2006/01/ottimo-aggiornamento-qui-httpwww.html
Blogs for Nepal:
http://virginiespot.blogspot.com/2006/01/blogs-for-nepal-questo-post-lo-copio.html
Sito Svizzero:
http://virginiespot.blogspot.com/2006/01/traduco-da-un-sito-svizzero-www.html
Liberation.fr:
http://virginiespot.blogspot.com/2006/01/questa-una-notizia-con-foto-di-questa.html
Courrier International:
http://virginiespot.blogspot.com/2006/01/solo-un-link-invece-per-il-riassunto.html

Italia dolce Italia

Mentre ci prepariamo ad assistere ad una campagna elettorale sempre più spietata da parte del Berlusca passano leggi che fanno felice la Lega Nord. Passa la legge che modifica la Legittima Difesa. Non diventa un Far West come da tanti detto, ma potrebbe far parte di un progetto a lunga distanza per renderlo effettivo. D'altronde gli Stati Uniti insegnano....
Passa inoltre la legge sui reati d'Opinione. Si viene puniti in maniera ridicola se si inneggia a Nazismo, Fascismo, superiorità di razza, colore e/o religione. Si può insultare la Bandiera e lo stato italiano senza essere più di tanto perseguiti. Un'altra vittoria di Bossi e company che ora potranno liberamente insultare lo Stato senza dar conto a nessuno.
C'ho un rigurgito anti Berlusca!!!

C'era una volta.....in Nepal....

ABBASSO IL RE
di Silvestro Montanaro
Mercoledì 25 gennaio alle 23.40 RAI 3
Abbasso il re di Silvestro Montanaro racconta le difficoltà della giovane democrazia nepalese.
Questo Paese straordinario meta di grandi flussi turistici, territorio cuscinetto tra due grandi realtà come Cina ed India, vive giorni difficili. Da un decennio una rivolta maoista tiene in stato di guerra civile questa nazione approfittando di secolari ingiustizie mai risolte.
Da circa un anno poi, l’ultimo rappresentante della locale monarchia ha di fatto sospeso la democrazia imputando ai partiti democratici una famelica corruzione.
Ma intanto le strade e le piazze di Kathmandu ribollono della protesta degli studenti e di quanti vedono in questa scelta l’ennesimo tentativo di mantenere ad ogni costo in vita antichi privilegi. www.ceraunavolta.rai.it

Commentino del giorno...:

Perfetto...alle 23:40...
In Aprile mi telefonò in Nepal (3 ore di telefonata) un redattore di C'era Una volta www.ceraunavolta.rai.it).
Non sapevano NULLA del Nepal e volevano andare a incontrare i dirigenti "Maoisti"...
Dopo 3 ore di parole penso siano partiti più coscienti per Kathmandu e abbiano fatto un bel lavoro. Mi auguro.
A me chiedevano se riuscivo a trovare un "Contatto" con i Rebelli maoisti...e gli ho risposto che non era il caso...
Anche perchè questi nipotini di Mao sono divisi in mille fazioni fra loro e di solito si prendono facilmente gioco del periodista disinformato di turno...
Non sono Buonini, per intenderci, come amano mostrarsi.
Ideali condivisibili, metodi ultraviolenti (anche nei confornti dei contadini)...Finiscono per fare il gioco del Re...Il Re fa il gioco loro...
Penso sia una strategia comune a ogni "Mondo".
Ogni Bush ha il suo Bin...
Ogni Democrazia Cristiana ha le Sue Brigate Rosse...
Funzionali REciprocamente.

La ruota gira e rigira a vuoto.

Sono sempre gli Ultimi a star male.

lunedì, gennaio 23, 2006

I Maoisti

Finalmente so qualcosa in più. Non tanto, ma per lo meno ho letto chi sono questi benedetti Maoisti e cosa vogliono. Riporto una frase di un post da http://squareplaza.blogspot.com/ che aiuta a capire un pò.

Chi sono i Maoisti?
I Maoisti sono membri del Partito Comunista del Nepal, un partito politico e organizzazione militare fondata nel 1994 e condotto da Pushpa Kamal Dahal (noto come ‘Prachanda’). Ha lanciato quella che viene chiamata “Guerra del Popolo nepalese” il 13 febbraio 1996, e ora è attivo in buona parte della regione. Il suo principale obiettivo è rovesciare la monarchia.

Giornali esteri

I giornali di casa nostra stentano a parlarne. Addirittura non ne parlano. Io sto cercando di prendere posizione, anche se non è facile comprendere, capire perchè c'è lo scontro, se i motivi sono solo ed unicamente per la democrazia o ci sono anche altri motivi, tra cui quelli religiosi. Mi sono stampato un pò di blog per capire un pò meglio, mi metterò a leggere la situazione in serata, con un pò di tranquillità.Questi sono tre link di giornali esteri che parlano di questa piccola grande guerra in atto in Nepal. Almeno ne parlano....
http://www.usatoday.com/news/world/2006-01-22-nepal-fighting_x.htm
http://www.timesonline.co.uk/newspaper/0,,176-2003792,00.html http://timesofindia.indiatimes.com/articleshow/1381371.cms

Non mi sono dimenticato della situazione di casa nostra. Il Berlusca invade giornali, televisioni e radio e sto rischiando un esaurimento nervoso. Ora sfida pure il Capo Dello Stato sulla legge Pecorella che gli servirebbe tantissimo per i suoi processi in sospeso. Spero nella sovraesposizione mediatica anche se non ne sono molto fiducioso. Vuole prolungare l'attività delle Camere per eliminare la Par Condicio ossia l'obbligo di uguaglianza tra campagna elettorale di uno e l'altro schieramento. Come sua tesi ha detto che la Par Condicio elimina la democrazia. I commenti li lascio fare a voi a me viene solo il vomito.

domenica, gennaio 22, 2006

Link per il Nepal

Le informazioni sul Nepal sono reperibili a questi Link. Io per ora mi sto limitando a far circolare la voce. Chiunque leggesse e ne avesse la possibilità scrivete anche voi un post sul Nepal. Fatica non ve ne costa, facciamo circolare la voce!!

http://nepalnetwork.blogspot.com/
http://squareplaza.blogspot.com/
http://www.casacenina.com/erika_blog/index.php?p=280
http://www.warnews.it/blogs/katmandu.php

Nepal

Per ora sto cercando di informarmi su quello che sta succedendo, o meglio da come ho potuto leggere, succede dal 1996 in Nepal.
Nel frattempo grazie ad Andrea e Serena che mi hanno passato un link di un altro blog che parla di tutto ciò: http://www.casacenina.com/erika_blog/index.php?p=280
Consiglio mio andate a visitarlo perchè è molto ricco e molto esaustivo. Chissà che anche voi, come me, che ignorate la storia del Nepal possiate conoscere cosa succede in quei posti.
E mi raccomando fate circolare la voce perchè di queste cose non ne parla mai nessuno!!!

venerdì, gennaio 20, 2006

Il Nepal

La situazione in Nepal non è affatto facile, ma per saperne di più andate a vedere questo link che forse vi chiarirà un pò di cose: http://squareplaza.blogspot.com/
Fate spargere la notizia, date voce a chi voce non ne ha, aiutateci a creare informazione su quello che sta accadendo in quei Paesi di cui nessuno ne parla!!

martedì, gennaio 17, 2006

Nostalgia di Ernesto

Sarà il freddo, sarà il modo di porsi degli italiani, ma più passa il tempo, più ho voglia di tornare a Cuba...a Trinidad nel bel paesello praticamente senza macchine, con la strada a ciotoli e le case appaiate. Con il gruppetto che suona quando entri al bar, con la musica alla sera che ti accompagna nei due o tre locali dove la gente si ritrova...le strade deserte, tutti richiamati da questo magnifico ritmo e da questi buonissimi cocktail.....quanto rhum....uh signùr....ora forse è meglio che torni a lavorare....

l'altalena col milan continua....ma superpadrepio l'ha promesso...la rimonta è in atto e noi ci crediamo!! La Supertabella non può fallire!!!

venerdì, gennaio 13, 2006

Momentè fan club

Ok, questo blog è stato pubblicizzato a dovere, grazie ad una frase che ho scritto nell'ultimo post....Purtroppo l'Inter si è fermata a Siena, ma mi assicurano dai piani alti che la Supertabella è rispettata e la rimonta ancora possibile. Non mi resta che affidarmi alle Superpotenze di Superpadrepio.....
Nel frattempo anche il Mancio si è messo in testa di farmi arrabbiare. Partito Martins e infortunato Recoba ha voluto far giocare le due torri Cruz e Adriano senza darmi l'occasione di assaporarmi Matteo Momentè.....
Proprio per questo ho deciso di creare il mio personalissimo Momentè Fan Club, chissà che un giorno possa ricordarsi anche di me!