giovedì, marzo 22, 2007

Una situazione di merda

Devo sfogarmi. Scrivo questo post perchè ho bisogno di buttare da qualche parte questa mia rabbia, questa mia delusione. Sono deluso, da me stesso. Sono molto deluso, diciamo ai minimi storici. Ho fatto una cazzata a lavoro e non riesco a capacitarmene. Le persone intorno a me tentano in tutti i modi di non farmela pesare, ma giustamente si nota chiaramente che lo pensano anche loro. E’ vero capita, puà capitare, invece no. Questa non doveva capitare. E’ stata una cazzata immonda che mi fa sentire una merda. Un deficiente, un dilettante allo sbaraglio. Sono passate 24 ore sembra che ne siano passate 4mila. E’ passata una notte in mezzo, ma ho fatto il più brutto sonno della mia vita. In tutte le altre occasioni sapevo che di fronte a me c’erano speranze di risolvere il tutto. Sapevo che c’era la possibilità di sistemare in un batter d’occhio. A scuola, a casa, ovunque, quandunque. E ora? Ora non lo so. Non so un cazzo. Dovrei mettermi a lavorare sodo, come un mulo, senza alzare la testa. Ma non ce la faccio. La tensione mi ha attanagliato lo stomaco, mi viene da vomitare. E’ una sensazione bruttissima, di quelle che non avevo mai provato e che non voglio più provare nella mia vita. Una azione fatta in buona fede, un casino di dimensioni cosmiche. Mi ha macinato dentro, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo. Me la fanno macinare dentro. Ripenso a ieri, vorrei tornare indietro nel tempo. Ma non posso. Bisogna sempre e solo guardare avanti. E avanti che c’è? Boh...non lo so.
Sono frastornato, ieri sera ho pianto come un bambino, stamattina ho aperto gli occhi come un gufo al suono della sveglia. Avrei voluto stare lì. Anzichè la voglia di riscossa c’è stata la voglia di nascondersi. Come un vigliacco, un codardo. Sento che una fiducia tanto faticosamente guadagnata se n’è andata a puttane e si dovrà risudare per riottenerla. Spero di potercela fare. Ma ora, adesso, non ce la faccio. Mi guardo allo specchio e mi sento perso. Vuoto. Cerco di stare serio e fare la bella faccia con tutti. Al bar, in ufficio, a casa. Ma vorrei solo scoppiare in una valle di lacrime, da solo con me stesso. Fino a ritrovare il punto da dove poter ripartire. Solitamente mi fermavo sempre al limite. Ora il limite è stato oltrepassato e come un qualsiasi pivello mi ritrovo col culo per terra. Quando non hai il coraggio di guardare in faccia le persone perchè sai di avere toppato alla grande. Quando ti senti dire che sei un deficiente e così via senza aver la minima intenzione di reagire perchè sai che chi te lo dice ha ragione. Quando capisci che l’unica cosa da fare è battere la testa sul muro vuol dire che qualcosa si è rotto. E non sono le tue palle.
Ho la immensa fortuna di avere al mio fianco Margherita che mi consola e mi tira su il morale. E con lei in realtà mi sento in colpa perchè avrei voluto essere allegro, vispo, contento e invece avevo sempre un gran peso sulla testa che mi batteva come un martello fa col chiodo. Non saprò mai ringraziarla a sufficienza per ieri sera, ha saputo trasformarmi la giornata in poche ore. A lei va gran parte del merito se io non sono caduto in un baratro.
Dico gran parte perchè l’altra va ai miei genitori, così diversi tra loro e così bravi con me. La mamma serve per sfogarti. Ieri sera non vedevo l’ora di vederla per piangere a dirotto. Il papà per farti rialzare, più forte di prima. E’ lui che ti guarda in faccia e ti dice “l’unica cosa che sbagli, Marco, è sentirti una merda. Cosa ti credevi, infallibile?”. Grazie papà, grazie mamma. E grazie nonna che hai capito subito come era andata la giornata e non mi hai detto niente, mi sei stata vicino e stamattina sorridendo mi hai fatto gli auguri.Ma ora sono qua, di nuovo in questa sedia, in questo ufficio. Di nuovo con la voglia di scappare e di tornare insieme a quelle persone che ti fanno sentire sicuro. Ho lo stomaco che fa male e a testa che batte. E un unico pensiero in testa: “idiota”. E il brutto è che sento che questo pensiero ha tremendamente ragione.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

dai zan, un errore può sempre succedere,errare è umano, perseverare è diabolico...l'importante è affrontare i problemi a testa alta(anche se può far male)e non a nascondendosi come vorresti fare...hai la fortuna di avere accanto dei genitori fantastici(da come pare dal tuo scritto) e una ragazza che ti vuole bene...se non vuoi affrontarlo per te...fallo per loro...se lo meritano

-Massituo-

bateo ha detto...

grazie massimo, veramente di cuore!

melissa ha detto...

può capitare a tutti di sbagliare..ankio ho 18 annie ho fatto un errrore che cn i miei genitori mi segnerà per tutta la vita..ho un ragazzo che mi ama ma nn basta..mi sento così insicura...e ho le idee confuseee! mi sento sola in tutto questo..ho poka libertà..me ne volevo andare di casa,mettere su famiglia.i miei genitori sono venuti a conoscenza di tutta la mia vita privata..adss nn vojono vedere + lui ne i miei suoceri..un casino guarda..ma poi dico tutti sbagliano..esiste il perdono..come gesù ha fatto cn giuda..ho solo 18..abbiamo sbagliato io e il mio ragazzo..siamo stati degli incoscienti..ma abbiamo seguito il nst cuore...adss ci vediamo poco..e il mio sentimento verso di lui stà diminuendo..e lui stà troppo male..anzi malissimo..lui è perso se mai io lo lasciassi..ma vado cmq avanti..ho perso la fiducia dei miei e quella dei miei suoceri..anche se il mio ragazzo ha 21 anni..e io quasi 18 fra qualche settimana abbiamo sbalgiato perchè le cose si fanno in due!!! quindi mettiti su..che tutto si sistemerààà esiste il perdono..ti auguro tanta felicità..e spero che tutto si risova nei mijor dei modi..l importante è aver capito di aver sbagliato!!ciaoooo