martedì, aprile 24, 2007

Voglio tornare a Berlino!!!!

La tragicità del ritorno è una sindrome che mi affligge ogni qualvota torno da un viaggio. Lungo o breve che esso sia, quando torno alla normalità e alla vita comune mi sento un pò svuotato. In questo caso in realtà sono molto svuotato, perchè non riesco a pensare ad altro. Pensieri che si sovrappongono, immagini che so non andranno più via dalla mia mente.
Ho male alle orecchie ed è un male fastidiosissimo. Stanotte ho dormito pochissimo a causa loro e sono riuscito a farlo solo perchè ad un certo punto sono svenuto nel letto a forza di contorcermi. Ora non ci sento. Sembra ci sia come una patina tra me e il mondo, come un velo che mi separa da questa realtà. E’ il manifestarsi della mia sindrome, so che non ci posso fare niente.
Descrivere quello che c’è stato in questi 3 giorni nella capitale tedesca non è semplice. E’ un insieme di emozioni, un concentrato di vita, uno spaccato di quotidinianità preso e portato dritto dritto nel mio cuore. Non è semplice descrivere quello che è stato perchè in ogni minuto, ad ogni secondo, mi vengono alla mente immagini differenti, scene diverse, facce nuove. La sua invece il suo posto ce l’ha fisso, in qualsiasi immagine, in qualsiasi posto, in qualsiasi situazione. Sono stati 3 giorni vissuti in pieno. Non abbiamo lasciato intentato nulla di quello che potevamo fare. Ce la siamo vissuta, ce la siamo goduta, ce la siamo presa e fatta nostra, solo nostra, questa vacanza.
Siamo stati catapultati nel centro dell’Europa e io, personalmente, mi sono sentito subito un pò sperso. Sarà il non essere abituato a certe situazioni, sarà che la monotonia dei nostri posti in questi anni ha preso il sopravvento sull’avventura, ma mi sentivo molto debole, molto fragile. Ma felice. Il tedesco è una lingua bruttissima e cattivissima. Quando parlano sembra che sputino o ruttino a seconda della lunghezza delle parole, che deve essere più o meno proporzionale alla loro altezza media. Mi sono sentito un puffo, e forse è anche per questo che mi sentivo indifeso.
Questo sentimento però è passato molto, molto presto. Mi ha aiutato lei a sentirmi meno solo all’inizio e in grande compagnia più passavano le ore. Abbiamo vissuto a ore. Quando stai 3 giorni appena in una capitale europea non puoi certo risparmiarti qualche cosa. Ore che sembravano giorni, giorni che sembravano settimane. Puff, ora non ci sono più. Solo ricordi. Bellissimi ricordi.
Abbiamo fatto i turisti di Berlino, visitato la città nei suoi posti più belli, conosciuto persone che ci hanno fatto morire dal ridere. Ci siamo guardati in faccia dicendo che in fondo potevamo considerarla benissimo una pazzia l’essere arrivati a Berlino per finire in un centro sociale. Ma così ci piace, ci è piaciuto e spero ci piacerà.
Abbiamo visto l’Olympiastadiom e le lacrime mi stavano per scendere dagli occhi quando ci sono arrivato davanti. Per chi ha vissuto quel giorno come me sa cosa vuole dire arrivare in questo stadio. Anche solo davanti, anche solo per qualche foto. Siamo finiti in mezzo alla bolgia di tifosi in uscita dal match casalingo dell’Herta. Un casino assurdo, mischiati nell’ammasso di giganti. Due lillipuziani, ecco come ci sentivamo in quella metropolitana intasata di crucchi.
Abbiamo visto la storia, ci siamo passati sopra. Con rispetto, perchè non si cancella mai, ma si rispetta sempre. Con la devozione di chi sa che in quel posto, 18 anni fa, qualcuno ha vissuto una storia molto diversa dalla nostra. Una storia molto più particolare di quella che ci hanno raccontato nei libri o nei giornali. Molto più personale. Pensavo alla gente, col muro di fronte, e vedevo immagini, vedevo murales. Pensavo a dove l’idiozia umana può arrivare. Pensavo a dove l’assurdità di alcune idee può spingere gli uomini.
La Porta di Brandeburgo, la statua di Marx e Engels, Alexander Platz, il museo di Pergamon.....l’Olympiastadiom, lo zoo, Postdamer Platz...il centro sociale Maria, il Kehbab, le sbobbe varie che mangiano in quel Paese. L’Hotel Nova, i letti singoli, i caffè espresso....la Banda Bassotti, i Lag Wagon, i Talco....
Mi sono divertito, tantissimo! Ma soprattutto ora mi manca tutto quanto!

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