martedì, agosto 14, 2007

Ritorno

Leggo vari blog, uno dopo l’altro; gente che se ne va in ferie a destra e a sinistra, che se ne va in Grecia, che se ne va al mare, che al mare c’è già, che al mare ci andrà e che dal mare c’è già tornata. Io sono in quest’ultima categoria, quelli che al mare ci sono già stati, che le proprie ferie le ha già finite, le ha già bruciate. E che aspetta una nuova pausa, un nuovo week end, per riassaporare il gusto di starsene tranquilli senza nessuna preoccupazione.
Lei è lì, ora, a casa mia, mi sta aspettando. Stanotte abbiamo dormito assieme e dopo una settimana di distanza rivederla è stata la cosa più bella del mondo. Quando ieri sera l’ho vista salire le scale ho sentito come un qualcosa tuffarsi dentro il mio cuore. Era la felicità, ne sono certo. Si è tuffata dentro il mio cuore per non uscirci più, perchè finchè sto con lei sono felice e ho quasi bisogno di gridarlo al mondo intero. Lei è lì, ora, che si muove come se quella casa fosse la sua, come se quelle mura l’avessero accolta da sempre. E non vedo l’ora arrivi stasera per rivederla e riaverla tra le mie braccia, riassaporare il gusto delle sue labbra, riaccarezzare i suoi capelli.
E’ un pò come rivivere in piccolo la nostra settimana in Toscana. Pensavo, mentre viaggiavo con lei a fianco che dormiva, che una persona così bella si aveva l’obbligo di portarla in un posto così bello. Che gli Appennini che ci circondavano e quei paesaggi da cartolina erano il giusto sfondo per una come lei. E mentre percorrevamo quelle strade in mezzo alle montagne, persi in una mezz’ora da paura, senza indicazioni, ma soli col nostro fiuto, pensavo che quelle vacanze, che quei momenti che stavo vivendo avevano veramente qualcosa di speciale. Portavano con loro qualcosa di veramente magico, che sono convinto nessun’altra situazione mi avrebbe mai portato a vivere. E così è stato, e così è.
Tuttora. Anche se non siamo in Toscana e anche se sopra le nostre teste la sera c’è un tetto e non una tenda, se sotto i nostri corpi c’è un letto e non un materassino, anche se quando apri le finestre vedi il grigiore del maltempo e non il sole splendente che illumina la giornata.
Sto bene e questo benessere voglio sfruttarlo al massimo, al pieno delle mie forze, delle mie energie.
Sono tornato a lavoro, più scarico di quando sono partito dal punto di vista fisico, ma rigenerato mentalmente da quindici giorni senza alcun pensiero lavorativo. Ho lasciato spento per due settimane il mio computer, non ho voluto vederne o utilizzarne uno per due settimane. Per essere solo io e la mia vita al di fuori di esso. Ora mi tocca, sono qui di nuovo, davanti allo schermo in cerca di ispirazione per risolvere problemi che altre persone mi hanno lasciato. Ma sto bene e tutto mi pesa molto, molto meno.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non preoccuparti Bat...non sei l'unico che lavora...le ferie ormai le ho già scordate anch'io!! Buon proseguo e vaai avanti così!

Ciao

Anonimo ha detto...

E' sempre più bello leggere le tue parole.. soprattutto quando parli di lei..

Carlotta

Anonimo ha detto...

...mi fa strano sentirti dire queste cose...ma in fondo mi fa strano solo perchè mi sento così anche io...grazie di avermi permesso di amarti...e il resto...beh il resto...quello si può solo sussurrare all'orecchio...