venerdì, febbraio 02, 2007

Da che parte stai?


Non riesco a darmi pace. E’ da un pò che ripenso ad un fatto e non riesco a trovare un rilassamento interiore. L’11 settembre del 2001 è cambiato radicalmente qualcosa nell’aspetto mondiale. La follia umana, portata all’esasperazione da alcuni “invasamenti religiosi” ha portato alla distruzione delle due torri più alte d’America e la perdita di quasi tremila vite umane. Purtroppo in quel momento a capo degli Stati Uniti c’era, come c’è tuttora, George W. Bush. Forse per colpa di George W. Bush è arrivato quel momento. Da quel giorno il panorama internazionale è mutato radicalmente. Ma poteva essere altrimenti? Fra qualche anno troveremo nei libri di storia che questo maledettissimo giorno ha portato a vincere la paura. E io mi chiedo, riflettendo su tutto ciò, è possibile ragionare in termini puramente territoriali e/o politici su un avvenimento del genere? E’ possibile ignorare le storie umane messe a repentaglio da questo avvenimento facendo prevalere il proprio astio e la propria indignazione verso queste tre lettere: U.S.A.? Ne ho sentite di tutti i generi e di tutti i colori fino ad arrivare ad un “ghe sta ben a sti americani de merda”. Sono rimasto allibito.
Possiamo noi far fronte a tutto ciò cercando di razionalizzare il tutto? Siamo in grado di dare un giudizio di testa o prevarrà sempre il cuore in queste vicende? Riusciremo mai a far prevalere il buon senso a tutto il resto una volta nella vita? Credo di no. Ma in realtà non lo so. Non lo so, sono insicuro, sono indeciso.
L’11 settembre 2001 accesi la tv verso le 3 del pomeriggio e dopo 5 minuti sospesero tutti i programmi per dare la notizia della prima torre colpita. Rimasi sbigottito, come penso tutti coloro che videro quella disgrazia. Vidi in diretta la seconda torre che veniva abbattuta e mi cedettero le gambe. Come può l’uomo arrivare a tanto? Come può la pazzia sovrastare qualsiasi forma di ragione? 3000 persone persero la vita in quel giorno, ma quante la perdono quotidianamente per gli attacchi aerei che partono da Washington? Quante cazzo, quante? Allora è proprio vero che facciamo parte di un risiko gigantesco in cui alcuni tirano un dado o estraggono una carta? Cosa dirò ai miei figli quando mi chiederanno spiegazione di tutto ciò? Gli dirò che l’America è stata colpita al proprio cuore e il mondo è cambiato. Forse non saprà neanche com’era prima, forse per lui sarà normale vedere tutta la discriminazione razziale che ha portato quell’evento. Magari mi chiederà “papà e tu da che parte stavi”? E io? Da che parte stavo? Dalla parte dei più poveri gli dirò. Dalla parte di coloro che hanno rifiutato i soldi dal governo americano perchè non hanno accettato la versione ufficiale dei fatti. Dalla parte di quelli che hanno dato anima e corpo per far uscire la verità. Dalla parte di quelli che hanno perso la propria vita per salvare quella di altre persone. Dalla parte dei pompieri e dei poliziotti, figliolo, che in quel giorno sono entrati sapendo che non ne sarebbero usciti vivi. Dalla parte delle persone di colore, dei mussulmani che hanno pagato e pagano questa disgrazia. Dalla parte degli emarginati e dalla parte degli iracheni, perchè devi sapere, figliolo, che tutti quei bambini uccisi a “missili dal cielo” non hanno avuto un film. Non hanno avuto un WTC a raccontarli. Sono stato e sarò soprattutto dalla parte delle persone.

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